In Calabria, sono circa 200 mila i calabresi a rischio di problemi urologici. È quanto ha rilevato la Società Italiana di Urologia che, in occasione del 75esimo anniversario della Repubblica Italiana, ha promosso, in collaborazione con la Fondazione Siu, e Fism – la Federazione delle Società Medico Scientifiche, la prima Giornata dell’Urologia, in programma l’11 giugno.
Una giornata importante, che vuole sottolineare, ancora una volta, l’importanza di fare prevenzione, un’azione che, a causa della pandemia, è venuta a mancare. Come riportato da Il Quotidiano Sanità, infatti, con il covid, nel 2020, non sono stati fatti oltre 2 milioni di screening oncologici e 13mila diagnosi mancante. È stato registrato, inoltre, un aumento di circa il 40%, rispetto al 2019, la rinuncia alle cure dei pazienti non-Covid-19. Nel 2020 il 10% dei cittadini ha rinunciato alle cure, circa la metà a causa del Covid-19, contro il 6,3% del 2019.
Dati che, con il rallentamento della pandemia, dovrebbero migliorare, anche se, come riferisce la Siu, «sarebbe un grave errore dimenticare la propria salute, anche urologica, a volte causa di, solo apparentemente, piccoli problemi, sia per gli uomini che per le donne». Per questo, si è resa necessaria l’istituzione di una giornata nazionale dedicata a questo problema, che richiede attenzione e, sopratutto, risposte.
«Con questa giornata la Società Italiana di Urologia vuole essere ogni giorno a fianco dei cittadini italiani, donne e uomini, in ogni età della loro vita, per promuovere e custodire il loro benessere urinario e sessuale – ha spiegato Rocco Damiano professore Ordinario e Direttore dell’Urologia all’Università di Catanzaro –. La prevenzione e la diagnosi precoce non sono possibili senza una forte sensibilizzazione delle persone. Questa giornata, ogni anno, ci consentirà di ricordarlo a tutti. Anche in Calabria, come in tutte le Regioni Italiane, vede la disattenzione dei cittadini e delle cittadine verso i problemi urologici. Sembrano solo piccoli fastidi che in realtà possono diventare serissimi, e sono anche ‘campanelli di allarme’ per patologie più gravi. Basti pensare alla sottovalutazione dei problemi di ematuria (sangue nelle urine) che possono essere sintomo di tumore della vescica».
«La nascita della Giornata dell’Urologia – ha detto Walter Artibani, Segretario Generale della Siu – è anche l’occasione per annunciare che il servizio #SIURisponde, che tanto successo ha riscosso in questi anni in occasione di campagne su temi specifici, sarà reso attivo tutto l’anno. Basterà andare nella pagina dedicata del sito www.siu.it e seguire le indicazioni: nel massimo rispetto per la privacy chiunque potrà mettersi in contatto con noi ed avere un primo video consulto con il nostro pool di urologi e urologhe. Certo poi dovrà, in caso di necessità, seguire una visita vera e propria. Ma siccome è noto come siano maschi ad essere i più timorosi e svogliati verso la propria sfera urologica, intima, sessuale, l’appello è rivolto soprattutto a loro. E qui ci ha pensato un nostro amico speciale».
«Si sa che noi maschi ci controlliamo un po’ meno delle donne – ha raccontato Rosario Fiorello, che è il testimonial di questa giornata e della Siu –. Invece bisogna farlo, da soli, magari con l’autopalpazione del testicolo, o chiedendo al proprio medico. Problemi come l’ipertrofia della prostata, l’infertilità, l’impotenza si possono prevenire. Quindi controllatevi, andate dall’urologo. Alcuni esami sono veramente semplici. Non bisogna arrivare troppo tardi al controllo quando ormai la situazione potrebbe essere compromessa. Sono qua per invitarvi ad effettuare sempre i controlli urologici, io lo faccio ogni anno. Fatelo anche voi».
Con questa prima giornata, inoltre, viene lanciato il progetto #Siurisponde, che dà la possibilità ai cittadini di avere consulti online, one-to-one, nella massima privacy: «Sul sito https://siurisponde.it, il paziente potrà, subito dopo la registrazione, prenotare il suo appuntamento on line – ha spiegato il prof.Damiano –. A quel punto il sistema invierà sia a lui che all’urologo individuato un’e-mail con il riepilogo di tutte le informazioni: data e orario dell’appuntamento, più il link di Zoom che servirà per collegarsi. Il giorno prima dell’appuntamento entrambi riceveranno un primo promemoria con un link, a cui ne seguirà un secondo a poche ore dal videoconsulto».
«Al momento opportuno – ha aggiunto – basterà cliccare su quel link per avviare il collegamento. È fondamentale precisare che il servizio non intende fornire consulenze mediche sostitutive del parere di uno specialista e non costituisce in alcun modo una visita medica. Si tratta piuttosto di una consulenza indicativa a cui deve necessariamente seguire, per una diagnosi e un’eventuale terapia, l’esame clinico da parte del medico. Tutti gli specialisti a disposizione del paziente saranno consultabili in una sezione apposita del sito e per ciascuno di loro sarà possibile conoscere il nome e la città in cui lavora abitualmente, con tanto di foto». (rrm)