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Giuseppe Conte ricorda Nuccio Ordine

di MARIACHIARA MONACOA distanza di pochi mesi dalla sua dipartita, Diamante ha ricordato Nuccio Ordine, studioso, scrittore, intellettuale e docente universitario, attraverso le parole di chi lo conosceva, e attraverso chi gli era amico come l’ex premier Giuseppe Conte.

Proprio il presidente del Movimento 5 stelle, ha pensato d’istituire una borsa di studio e un premio nazionale dedicati alla memoria di quel professore dalle spalle larghe e dal cuore tenero, dall’aria burbera e dalla sensibilità tangibile.

«È un omaggio a Nuccio Ordine, un figlio di questa terra che ha illustrato l’Italia intera. Sono qui – ha sostenuto – come amico di Nuccio ma soprattutto per cercare di rilanciare il più possibile il significato di questo riconoscimento. È stato un grande uomo di sapere, ha espresso una fortissima coscienza civile ed è stato portatore di una profonda cultura politica».

«Questi aspetti si intrecciano nella sua battaglia più intensa contro l’attuale piega che i percorsi formativi ed educativi stanno prendendo a tutti i livelli – ha proseguito – e che caratterizzano ormai la conoscenza: contro la piega che riduce la cultura al mercimonio economico, contro la piega che porta a emarginare nel quadro della nostra vita culturale saperi che oggi sono giudicati inutili, invece la sua convinzione è che la conoscenza sia complessa, un fiume carsico che procede per successive accumulazioni, quindi le riflessioni degli uomini del passato sono attuali rispetto al profitto, al pragmatismo esasperato, la concezione di Ordine è stata autenticamente umanista, è stato un pensatore a tutto tondo, indagava i problemi e non si fermava mai».

Nell’universo dell’utilitarismo, dove un martello vale più di una sinfonia, un coltello più di una poesia, una chiave inglese più di un quadro, il padre dell’Utilità dell’inutile ha fornito strumenti ai suoi studenti e a chi lo incontrava anche solo di sfuggita, o gli era amico, per essere dei cavalieri coraggiosi e sfidare il mondo con il potere della parola.

«Ordine – ha poi spiegato Conte – puntava su uno sviluppo della società non schiacciata solo sulla crescita economica, ma sul benessere anche spirituale delle persone. In questa battaglia è stato un militante e un combattente indomito.  Ed è stato sempre profondamente professore dell’Università della Calabria e lo rivendicava con orgoglio, perché il suo lascito era formare migliaia di studenti calabresi per contribuire al loro riscatto e alla loro crescita. Poteva avere tutti gli onori e le comodità, ma voleva che i suoi studenti beneficiassero di quello che altre università avrebbero pagato».

Infine ha osservato: «Nuccio Ordine si considerava un ragazzo di Calabria che aveva avuto un pazzesco riscatto». L’evento  si è concluso con quello che l’ex premier ha definito «una sorpresa», facendo ascoltare alla platea un messaggio audio inviatogli da Ordine su uno dei suoi tanti viaggi in giro per il mondo, ma allo stesso tempo unico, dove racconta al suo amico ciò che accade in una realtà difficile come quella di Ciénega, in Colombia, luogo che ha dato il Natale a Gabriel García Márquez, e che lotta ogni giorno contro la povertà e la miseria, ma dove sottolinea Ordine: « I bambini sono sempre sorridenti, nonostante la situazione».

Poi la sua visita in una scuola del luogo, l’incontro con un professore illuminato che ogni giorno si fa 10 ore di viaggio per insegnare ai suoi studenti. L’emozione, lo stupore, la vita, l’America Latina come una seconda casa, quella che anche a distanza di chilometri Ordine portava sempre con sé.

Perché, come ci ha insegnato lui, non è importante la meta, ma è importante il viaggio verso l’Itaca che c’è in ognuno di noi. (mm)