La Calabria non passa inosservata al Salone del Libro di Torino, il cui stand – inaugurato dalla vicepresidente della Regione, Giusi Princi – è tra i più grandi di tutta la fiera, attirando visitatori provenienti da tutto il mondo.
«L’editoria in Calabria – ha dichiarato Princi – è un settore tutt’altro che marginale nell’economia regionale, non soltanto in termini di fatturato ma soprattutto di incidenza nel dibattito pubblico».
«Questa esperienza alla Fiera di Torino, quindi – ha evidenziato – deve essere intesa non soltanto una vetrina per le case editrici calabresi e per la Regione tutta, ma anche come momento di primo confronto per attivare un tavolo permanente sull’editoria nella nostra regione e per esportare un’immagine diversa oltre i nostri confini. E devo dire che ci stiamo già riuscendo, grazie ad uno stand splendido nella sua maestosa semplicità».
Lo stand, che si sviluppa in 150 mp, ha un concept stilistico che lascia predominare il blu (colore istituzionale dell’Ente) alternato ad altre tinte intense che rappresentano la nostra Terra; non dimenticando l’evidente richiamo ai Bronzi di Riace, il cui 50° anniversario della scoperta quest’anno sarà celebrato in grande stile.
Un notevole incentivo ai tanti curiosi attirati dalle nostre bellezze culturali. Visitatori provenienti da tutto il mondo si sono infatti avvicinati allo stand della Calabria perché colpiti e conquistati dagli spazi espositivi e dall’immagine complessiva che l’agorà calabrese sta offrendo loro.
«Sono orgogliosa del nostro stand – ha proseguito la vicepresidente –. Ci distingue per stile e contenuti, sotto ogni punto di vista, anche tecnologico. Secondo gli ultimi dati ISTAT il 73,6% degli italiani legge solo libri cartacei, il 9,4% solo e-book o libri on-line, mentre lo 0,3% ascolta audiolibri, invece il 16,6% utilizza più di un supporto per la lettura».
« È quindi evidente – ha detto Giusi Princi – che l’esplorazione di nuovi supporti, al di là del cartaceo, rappresenta una sfida imprenditoriale che la Regione Calabria ha il compito di supportare per contribuire alla diffusione della cultura e ridurre quell’analfabetismo funzionale che rappresenta una voce ancora critica nel panorama culturale calabrese».
Avviata ufficialmente la fiera, ha preso dunque il via il fitto programma di incontri con gli autori e le case editrici calabresi, organizzato con il coordinamento operativo del Sistema Bibliotecario Vibonese. Fondamentale il supporto del Direttore generale del Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità, Maria Francesca Gatto, e del dirigente del Settore Cultura, Ersilia Amatruda, presenti al Salone.
Il programma della giornata ha visto, nel corso della mattinata, la presentazione e l’incontro con gli autori di: “L’idea che ci univa” (Città del Sole Edizioni) di Pietro Criaco , “I Segreti della rosa rossa” di Lina Dimasi, “La ragazza del circo” di Gianfranco C. Somma a cura di Carlo Martigli, “Adolescenti narranti” (La Rondine Edizioni) di Cloe Nitta con illustrazioni di Ester Sarti, “Le strade” (Luigi Pellegrini Editore) di Felix Grande, “Kalabria perduta” (Yocanprint) di Ettore Bruno. Il pomeriggio, sino alla conclusione della prima giornata, sarà interessato dalla presentazione di: “Una Vita Per L’Arte” (Editoriale Progetto 2000) a cura di Rosario Sprovieri, “La famiglia cristiana in Calabria e le sfide della modernità” (Editoriale Progetto 2000) di Enzo Chiodo, “Ubi, Dolor, Ibi Vigiles” (Apollo Editore) di Nicolò Agresta, “Storia, cultura e tradizioni del parco nazionale del Pollino” (Rubbettino) con l’intervento del Presidente dell’Ente Parco Domenico Pappaterra, “La Forza Dei Sogni” (Luigi Pellegrini Editore) di Erminio Amelio, “Il Volo della Talpa” (Luigi Pellegrini Editore) di Ciro Lenti, “Il Pappagallo Silenzioso” (Città del Sole Edizioni) di Bruno Gemelli, “Dall’accoglienza all’integrazione. L’esperienza del Cara Casa del Regional Hub Sant’Anna in Calabria” di Bruno Gemelli, “La Restanza” (Einaudi) di Vito Teti, “Il Paese delle facce gonfie” – “Il viaggio che non ho fatto” – “Lo sguardo di Polifemo” “Italia ballata per animi inquieti” (La Mongolfiera) di Paolo Bignami, “Le parole di mia madre” (Associazione Ilfilorosso) di Erminia Bacca. (rcz)