di ARISTIDE BAVA – «I Piccoli Borghi e i centri storici sono l’anima del nostro territorio che, con lo spopolamento continuo, rischiano la scomparsa. Se i ritmi continueranno ad essere quelli attuali nel giro di 20 anni scompariranno tantissimi piccoli borghi e villaggi rurali, posti in realtà molto belle e suggestive, ma prive di tutto. La Calabria, e con essa la Locride in maniera particolare, perderanno centinaia di migliaia di abitanti entro il 2050. Una catastrofe che va assolutamente fermata».
È uno dei passi iniziali della relazione dell’arch. Umberto Panetta illustrata nel corso di un convegno promosso dai Lions Club di Locri, Siderno e Roccella e tenutosi all’interno della splendida Chiesa di Santa Maria ad Nives nel centro storico di Bovalino Superiore, da poco inserito tra i “Borghi autentici d’ Italia”.
Il convegno è stato preceduto da una visita guidata condotta dal dott. Pasquale Blefari, apprezzato storico locale che ha fatto conoscere alla folta delegazione lions le bellezze paesaggistiche e i reperti archeologici del borgo antico soffermandosi con particolarità sul Castello di Bovalino sup., autentico fiore all’occhiello del borgo. L’apprezzata manifestazione è stata fatta in collaborazione con l’amministrazione comunale di Bovalino e lo stesso sindaco Vincenzo Maesano ha aperto i lavori del convegno dopo l’introduzione di rito della cerimoniera del club di Locri Giulia Arcuri e i saluti istituzionali dei presidenti dei tre Club Lions della Locride.
Maesano si è soffermato sulla importanza della presenza della folta delegazione lions a Bovalino superiore auspicando ulteriori proficue collaborazione tra il Comune e l’importante associazione. Prima della relazione dell’arch. Panetta è intervenuto ancora il dott. Pasquale Blefari che si è soffermato sulla recente designazione di Bovalino Superiore come “borgo autentico d’ Italia” anticipando che nel centro storico sono in corso alcuni importanti lavori che lo renderanno ancora piu’ attrattivo.
Quindi la relazione di Panetta che non ha mancato dio evidenziare che, spesso, nei territori marginali lo spopolamento produce anche la perdita di tradizioni, della memoria storica e dell’ identità locale portando disgregazione di intere comunità locali. «In particolare – ha precisato – è tragica la fuga dei giovani in cerca di lavoro» anche se la maggioranza dei piccoli borghi presentano un ricco patrimonio edilizio che ,però, in molti casi è in totale abbandono e in altri è fatto segno di uno stillicidio di interventi che producono sostanziali devastazioni».
«Più che per la patina di antico – ha precisato – molte testimonianze architettoniche stupiscono, o spesso anche sgomentano, chi li osserva, per le mutilazioni, le intromissioni, le manomissioni a cui vengono sottoposti a causa dell’ignoranza degli uomini, dell’incurante superficialità degli amministratori e della mancanza di sensibilità e professionalità di chi opera nel settore edilizio».
Ecco perché sono da apprezzare le iniziative positive indirizzate alla rivitalizzazione e alla qualificazione dei borghi antichi tra le quali è da evidenziare la creazione degli “alberghi diffusi” una pratica strategica che sta prendendo piede anche nella Locride e che sembra capace di arginare anche lo spopolamento. I lavori sono stati conclusi dal presidente di circoscrizione Giuseppe Ventra che ha anche ricordato l’impegno dell’associazione lions, e dello stesso Governatore Franco Scarpino, particolarmente attento a questa delicata problematica nello stimolare iniziative indirizzate, anche in collaborazione con le Istituzioni e le altre associazioni, alla valorizzazione e alla qualificazione dei borghi antichi.
Alla manifestazione hanno preso parte anche la poetessa Bruna Filippone, la scrittrice Palma Comandè, la coordinatrice del progetto Borghinfiore Anna Maria Ferraro, il presidente dell’ Unicram Giuseppe Emilio Bruzzese e Maurizio Diano, autore del libro I Piccoli borghi ? Non sono solo presepi. (ab)