FINALMENTE ROMA HA CAPITO CHE LA SITUAZIONE INCENDI NELLA REGIONE È DRAMMATICAMENTE SERIA;
Incendi in Calabria

I FORESTALI IN CALABRIA, TANTA INFAMIA
E ORA SI SCOPRE CHE SERVIVANO DAVVERO

di FILIPPO VELTRI – Se Draghi ha mobilitato la protezione civile significa che finalmente da Roma ci si è accorti che la situazione degli incendi nelle tante Calabrie è davvero drammatica. Da nord a sud. E poi c’è  la settimana più calda dell’anno! Ma è lì nell’Aspromonte grecanico che sanguina di più il cuore, con i morti e le distruzioni di patrimoni dell’umanità.

Ora – si dice – non è momento di polemiche. Certo, ma verrà il tempo in cui bisognerà ricordare come la prevenzione ha un senso se si mettono in atto politiche concrete per salvare il territorio come ha saggiamente scritto nei giorni scorsi il prof. Tonino Perna. E bisognerà ricordare anche come a qualcosa servivano forse  anche quei forestali vandalizzati per anni come nullafacenti.

Chi non ricorda le polemiche (queste sì) sui 30-40 mila forestali calabresi additati come lo scandalo dell’Italia tutta, vagabondi e succhiasoldi, poi come i veri autori degli incendi per aumentare le loro giornate lavorative? O addirittura ndranghetisti travestiti da operai, dediti più ai sequestri di persona che ai boschi?

Ricordate queste polemiche? Sembra passata una vita, ma sono solo pochi anni. Il tutto avveniva mentre spezzoni di quello stesso Stato mettevano o facevano mettere (cambia poco) bombe nelle banche, sui treni, nelle stazioni! Tutto serviva però per distrarre l’opinione pubblica e così quei forestali diventati il male assoluto dell’Italia e del mondo intero (ricordo paginate su paginate di grandi giornali inglesi tedeschi americani e reportage della BBC ) sono oggi spariti. Non ci sono praticamente più. Poche migliaia e per giunta quasi tutti in età pensionabile.

Nei boschi e nelle montagne non ci va dunque più nessuno e gli esiti sono quelli che vediamo in queste ore. (fv)