Istruzione, fondi Next Generation, sostenibilità ambientale, turismo, imprenditoria giovanile, disabilità, agevolazioni fiscali sono i punti salienti del documento programmatico che i Giovani Calabresi in Movimento hanno presentato al candidato del Partito Democratico alle regionali, Nicola Irto, a sostegno della sua candidatura.
Dopo la prima assemblea regionale, tenutasi lo scorso 8 aprile, nella quale erano stati sviscerati i temi che il gruppo dei 500 ha sottoposto all’attenzione dell’ex presidente del Consiglio Regionale, adesso sono passati ai fatti, sottoscrivendo un testo nel quale sono stati messi nero su bianco i contenuti imprescindibili per il rilancio del territorio.
«Crediamo fortemente – si legge in una nota – nella cittadinanza attiva, e nell’impegno civico e siamo convinti che il ritorno alle urne possa rappresentare un’occasione unica di rinnovamento, tanto generazionale quanto di visione politica, nonché di slancio programmatico per la Calabria».
«Riteniamo – hanno aggiunto – che in questa complessa ed articolata campagna elettorale, decisiva per la costruzione di un futuro migliore per le nuove generazioni di calabresi, nessun giovane possa rimanere inerte. Vogliamo agire in prima persona, mettendoci la faccia con le nostre idee, affinché si avvii un reale percorso di cambiamento di questa regione. Vogliamo una Calabria entro i cui confini i suoi giovani possano affermarsi, una regione che punti sulla cultura e sul sapere e che, sfruttando la sinergia tra istituzione politica e atenei, costruisca una fitta rete di connessione tra università e territorio».
Formazione e lavoro alcune delle parole chiave, sia per i percorsi scolastici sia per quelli universitari.
Ma attenzione, con uno sguardo alle figure professionalizzanti che possano spendere le proprie competenze nel terzo settore, soprattutto il turismo.
E, poi, ancora avvertita l’esigenza di una Calabria che guardi con fiducia a un futuro ecosostenibile con lo sfruttamento dell’innovazione delle filiere agricole e forestali.
Occhi puntati anche alla pubblica amministrazione, nella quale sembrano aprirsi scenari occupazionali per esperti nel settore economico, giuridico e digitale.
I giovani calabresi in “movimento” non dimenticano neanche le infrastrutture, per le quali l’invito a un potenziamento è improcrastinabile: intervento necessario sia per ridurre i tempi di percorrenza dentro la regione, sia per migliorare, anche a costi sostenibili, gli arrivi e le partenze negli scali aeroportuali.
«Ci siamo messi in gioco – hanno concluso – mossi da un grande senso d’appartenenza, per far sì che non si verifichi un ulteriore esodo e per ricominciare, in una terra che può e deve ancora fare tanto». (rrm)