«La modifica della parte normativa riguardante il trasferimento, inquadramento e trattamento economico del personale al Consorzio Unico della Calabria non tiene conto dell’art. 159 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei dipendenti dei Consorzi di Bonifica e Miglioramento Fondiario vigente». È quanto hanno scritto Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria in una lettera indirizzata al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, al presidente de Consiglio regionale, Filippo Mancuso, alla presidente della VI Commissione in Consiglio regionale, Katya Gentile, al Dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Giacomo Giovinazzo, al presidente Ubri-Anbi Calabria, Pasquale Brizzi e, per conoscenza, al presidente di Confagricoltura, Alberto Statti, al presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto e al presidente di Anbi Calabria, Nicodemo Podella.
Difatti l’art. di cui sopra prevede che «in caso di accorpamenti o fusioni di più Consorzi – ha detto ancora – sono conservate a titolo personale le condizioni di miglior favore godute da ciascun dipendente presso il Consorzio di provenienza, derivanti da provvedimenti consortili formalmente assunti” e nel chiarimento a verbale contenuto in detto articolo si evidenzia che “Le condizioni di miglior favore di cui al presente articolo sono conservate con i medesimi contenuti e caratteristiche con i quali sono state riconosciute dal Consorzio di provenienza».
«Mentre, considerata la mancata redazione del testo ufficiale dello Statuto – hanno continuato – le recenti dimissioni del Commissario del Consorzio Unico della Calabria e la confusione crescente sui luoghi di lavoro, si valuta positivamente la scelta di procedere al trasferimento del personale entro 30 giorni dall’approvazione dello Statuto. Pertanto, si chiede per come già sostenuto durante l’ultimo e unico incontro sindacale, di avviare concretamente un nuovo percorso per il sistema della bonifica calabrese nel rispetto delle norme contrattuali e legislative in materia mettendo al centro il confronto permanete e responsabile così da scongiurare probabili vertenze sindacali e legali che si paventano chiaramente in caso della modifica di legge di cui sopra».
«Le scriventi OO.SS., in attesa di un doveroso quanto necessario riscontro – hanno concluso – ribadiscono nuovamente la propria disponibilità al confronto regionale su quelle tematiche che interessano i lavoratori e le lavoratrici della bonifica calabrese, convinti che, solo dando la giusta centralità al lavoro e alla partecipazione, garantendo equilibri finanziari, investimenti e atti concreti di responsabilità, si potrà avviare una vera riforma della bonifica calabrese a tutela del territorio e al servizio delle attività agricole». (rcz)