Il 10 e l’11 febbraio, a Cosenza, nella sede dell’Ordine dei Medici, si terrà il congresso scientifico L’innovazione nella medicina territoriale, patrocinato dall’Ordine dei Medici chirurghi e degli odontoiatri di Cosenza e Provincia; l’Ordine degli ingegneri di Cosenza; il Comitato italiano per l’ingegneria dell’informazione.
Responsabili scientifici dell’importante evento, già presentato nei giorni scorsi al Senato della Repubblica, sono il dottor Giovanni Malomo, pneumologo dell’Asp di Cosenza e l’ingegnere Alessandro Astorino, coordinatore del Consiglio Operativo del Comitato Italiano per l’ingegneria dell’Informazione. A curare i lavori congressuali Xenia, provider Ecm di Francesca Mazza.
Una due giorni che vedrà arrivare nella città bruzia medici ed esperti da tutta Italia, ai quali si dimostrerà come anche la Calabria possa mettere in campo progetti d’avanguardia garantendo agli utenti cure efficaci e tempestive grazie, appunto, alla telemedicina. L’auspicio dei responsabili scientifici e di tutti i promotori del congresso è che l’iniziativa già avviata sul territorio di Cosenza possa estendersi a tutta la regione Calabria.
Ciò alla luce dei risultati che già si stanno conseguendo dopo aver avviato l’iter progettuale a favore della comunità cosentina. Infatti, attualmente, sono già 128 i pazienti critici gravi di terzo livello, sia adulti che bambini seguiti con la telemedicina. Questa metodologia è stata applicata anche per circa 400 pazienti Covid; molti dei quali ricoverati in strutture per anziani. I responsabili scientifici, Malomo e Astorino, tengono a evidenziare la peculiarità del progetto in itinere volto a dare risposte concrete e in tempi celeri a pazienti cronici e fragili.
«Fragilità – rimarcano ancora i due professionisti – aumentata notevolmente a causa dell’emergenza pandemica che ci affligge ormai da tre anni».
Per Malomo e Astorino, così come ribadito anche durante la presentazione al Senato, il congresso vorrà costituire il ‘plauso istituzionale’ al lavoro svolto sul territorio, in tema di telemedicina dall’azienda provinciale di Cosenza. Un progetto che è una realtà d’eccellenza in una regione come la Calabria dove la sanità va completamente ristrutturata e riorganizzata: un impegno che per l’amministrazione regionale in carica è un obiettivo prioritario. Non solo professionalità e competenza, dunque, ma anche grande sensibilità per la presa in carico del paziente, perché “ogni caso clinico è un incontro umano” che ha bisogno di essere trattato con criteri valoriali ben precisi.
La sanità diventa così salute, codice etico che si compenetra osmoticamente con la conoscenza tecnica maturata con l’esperienza: tematica su cui anche la Calabria può e vuole dire la sua. (rcs)