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Il 6 e 7 luglio il Cerzeto Food Festival

Il 6 e 7 luglio il Cerzeto Food Festival

Il 6 e 7 luglio, a Cerzeto, si terrà il Cerzeto Food Festival, una rassegna di cibo, cultura, creatività e tradizioni all’insegna dell’Arberia, organizzata dalla Comunità Slow Food Arberia” insieme all’Associazione Slow Food con il progetto “Terra Madre”.

Un progetto di comunità ma anche di professionalità che ridisegnano i confini enogastronomici di un territorio ricchissimo per valori, sapori e opportunità. L’obiettivo è quello di salvaguardare dei prodotti autoctoni del territorio, portando avanti la promozione e l’identificazione della propria terra di origine.

«Il nostro evento – ha spiegato il sindaco di Cerzeto, l’arch. Giuseppe Rizzo – è un’operazione di conservazione e rilancio: conserviamo le conoscenze per le generazioni future ma offriamo anche lo slancio per continuare a generare socialità ed economia da queste conoscenze e tradizioni. La cultura non è un “museo” nel senso di un luogo di tutela e conservazione dei beni, in questo caso di beni enogastronomici e quindi di facile deperibilità; si tratta di concepire la cultura come un percorso a staffetta, dove le persone e le generazioni co-creano una comunità attiva rigenerando di continuo le sue tipicità».

Coinvolti i comuni di  San Benedetto Ullano, San Martino di Finita, Mongrassano, Cervicati, Santa Caterina Albanese, Acquaformosa, Vaccarizzo Albanese, Falconara Albanese, Plataci che interverranno nell’Assemblea generale che si terrà il 6 luglio alle 15 nella Sala Consiliare con la presenza, tra gli altri, del Referente Regionale Comunità Slow Food Marisa Gigliotti, il Presidente Gal Valle Crati Rosaria Capparelli, il Commissario Fondazione Arberia Ernesto Madeo, la Presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, il Vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Pierluigi Caputo e l’assessore all’agricoltura delle Regione Calabria Gianluca Gallo.

Numerose le attività artistiche, i laboratori esperienziali, le degustazioni enogastronomiche e lo spazio riservato alle esibizioni dei gruppi delle tradizioni arbëreshe, tra cui l’essenziale “Shpirti Arbëresh” di Cerzeto, organizzati nella due giorni, con una particolare attenzione al mondo junior e la conclusione della manifestazione affidata alla bravura e all’ironia del cantautore calabrese, istrionico, divertente e geniale Santino Cardamone, che chiude con il concerto alle 21.30 del 7 luglio in Piazza. SS. Pietro e Paolo.

«“Katunde Slow Food Arberia” è un legame profondo che racconta il nostro mondo –  ha concluso il sindaco Rizzo –. Ospitalità, strategia e promozione determinano il corso delle nostre iniziative, che intendiamo implementare, sfruttando ogni opportunità di crescita del territorio per garantire il benessere e la felicità di chi ha scelto di restare qui e di chi sceglie di passare da qui. L’ospitalità è il valore antico e la lezione sempre contemporanea che non dimentichiamo».

Nuova veste anche per la comunicazione, gestita dal team degli artisti della “Compagnia Teatrale BA17”, impegnata sulla valorizzazione del mondo delle minoranze linguistiche da diverso tempo.

«Ci contaminiamo di bellezza – ha spiegato Angelica Artemisia Pedatella, regista e responsabile della comunicazione insieme allo staff composto da Francesco Russo, Giuseppe Giampà, Lorenzo Cardamone, Raffaele Guzzo, Paolo Paparella e Kristal Berlingieri –. Tutto il mondo è palcoscenico, diceva Shakespeare, e per noi questo è il mantra. Cerzeto è un luogo di grandi prospettive e aperture allo stile, all’integrazione dei linguaggi dell’arte e al coinvolgimento delle persone. Il cibo è una forma d’arte speciale. Un po’ come uno spettacolo, dura il tempo di una serata e poi ricomincia tutto da capo».

Sottile il legame tra arte e cibo. Ed è proprio l’arte che apre la due giorni con il reading poetico di Daniel Cundari in piazza Risorgimento alle 17 del 6 luglio. In mezzo a tale tripudio di cibo, arte e festività, nel prestigioso e suggestivo Palazzo Mayerà verrà presentata la Guida “Il Cammino di San Francesco di Paola”, perché dal territorio viene tutto: nutrimento per il corpo e per l’anima, socialità, autenticità, diversità storica e culturale e, soprattutto, l’eccezionale capacità di raccontare tutto questo in un evento davvero straordinario. (rcs)