Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter, è stato insignito a Vibo Valentia del “Premio De Agazio”. Ausilio, nel corso della serata promossa dal giornalista Maurizio Insardà, oltre che raccontare delle proprie esperienze lavorative ha spiegato alla platea di essere calabrese di origine.
A dialogare con il direttore sportivo sono stati, oltre lo stesso Insardà, la giornalista Marika Giannini; Saverio Mirachi, presidente del Comitato regionale Calabria della Figc e Salvatore Nusdeo della Camera di commercio.
«Pur essendo nato a Milano – ha raccontato Ausilio – sono calabrese a tutti gli effetti e calabrese mi sento: l’amore per questa terra mi è stato trasmesso dai miei genitori, originari di Campana in provincia di Cosenza, e dai miei nonni. Io lo continuo a coltivare».
«Ho amato il calcio sin da bambino – ha continuato il direttore sportivo dell’Inter – giocavo bene poi a 16 anni diversi infortuni mi hanno impedito di proseguire, così ho pensato di vivere il mondo del calcio da una prospettiva diversa. Con passione e un costante impegno, sono arrivato nell’Inter di Moratti. Alla famiglia Moratti devo tantissimo».
Dopo aver ricordato la gioia del triplete del 2010, Ausilio ha ricevuto il “Premio De Agazio”: «Sono onorato di ricevere questo riconoscimento – ha detto – dedicato alla memoria di un grande sportivo al quale mi accomunano sia la calabresità che il legame con i Moratti». (rvv)