«Costruire in tempi brevi un cronoprogramma per l’identificazione e l’istituzione di nuove aree protette in Calabria, dal mare alla montagna». È quanto ha chiesto il Coordinamento Guide Parchi Calabria, composto da Ass. Guide Parco del Pollino, Ass. Guide Parco Sila e Ass. Guide Parco Aspromonte, alle istituzioni e agli Enti preposti chiedendo, inoltre, un «un balzo in avanti dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo perché riteniamo necessario che le Aree Protette esistenti siano dotate di nuove risorse, in termini di uomini e mezzi prima di tutto».
«Bisogna investire con decisione nella tutela della biodiversità – dice il Coordinamento – in particolare in regioni come la Calabria che ancora ne mantengono un alto tasso. Noi, Guide dei Parchi calabresi, faremo tutti i passi che riterremo necessari perché questo accada, interrogando enti ed istituzioni perché anche la valorizzazione e la promozione sono nulle di fronte alla perdita di habitat ed ambienti naturali di pregio. Avere un ambiente “sano” e tutelato rappresenta le fondamenta anche del nostro lavoro e di tutti gli eventuali sviluppi sostenibili delle aree interne. Chiediamo, con forza e vigore, un Parco per Natale!».
Il Coordinamento, inoltre, ha lanciato la campagna #unparcopernatale, rivolta a associazioni escursionistiche, guide, associazioni sportive, singoli escursionisti e cittadini. Questo perché «vorremmo – spiegano – che ogni cittadino calabrese che lo vorrà possa sentirsi parte di una richiesta di cambiamento e presa di coscienza da parte delle istituzioni del fatto che la protezione della natura deve essere protagonista dell’agenda politica. Più aree protette, meglio attrezzate e gestite, è questo il regalo più grande che vorremmo per Natale».
Una iniziativa, quella intrapresa dal Coordinamento, in quanto sono passati 30 anni «da quell’ormai lontano 6 dicembre del 1991, data in cui venne approvata la Legge Quadro sulle Aree Protette. Noi Guide dei Parchi lo ricordiamo bene, anche se molti erano bambini oppure neanche nati, perché è una legge che fa parte del nostro “DNA”, prevedendo la nostra figura».
«Si trattò – hanno spiegato – del coronamento di un processo, un movimento che chiedeva a gran voce che la protezione della natura entrasse nell’agenda politica italiana e fosse sistematizzata, organizzata e riconosciuta come cardine. Per noi è un anniversario importante, ma il nostro ricordo non basta e vorremmo che questa data, questa giornata, fosse ricordata da quanta più gente possibile, perché il patrimonio naturale, culturale, artistico ed enogastronomico protetto dai Parchi non riguarda pochi, ma tutti».