Il «nome dell’aeroporto di Lamezia Terme non si tocca». È quanto ha ribadito Salvatore De Biase, coordinatore di FI a Lamezia, a seguito della proposta, da parte del principe Fulco Ruffo di Calabria, nipote di Paola Ruffo di Calabria, regina dei Belgi e figlia dell’omonimo Fulco Ruffo di Calabria, aviatore medaglia d’oro nella Prima guerra mondiale, al presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, di intitolare l’aeroporto lametino al nonno omonimo, mantenendo rigorosamente la denominazione geografica.
«È arrivato il momento di dire “basta” – ha sottolineato –. Abbiamo esaurito la nostra pazienza di fronte a proposte insistenti e raccolte di firme che aspirano a mutare l’antico nome dell’Aeroporto di Lamezia. Basta. Arrendetevi, poiché il nome che adorna l’aeroporto è già stato conferito ed è inequivocabilmente Lamezia».
«Ciascun individuo può – ha spiegato – con meriti apprezzabili in ambito culturale, storico, religioso o sociale, vantare titoli onorifici e riconoscimenti, ma perché volgere lo sguardo all’aeroporto lametino? “Aeroporto di Lamezia”, questa è la sua designazione completa e autentica! L’aeroporto ha portato questo nobile nome sin dalla sua nascita, e tale appellativo deve rimanere inciso nella memoria collettiva».
«È tempo di dichiarare un’enfatica fine a questo interminabile calvario che periodicamente affiora sulla stampa. L’aeroporto è una delle preziose doti di Lamezia, è insito nel territorio lametino, e il suo nome è un’eredità cittadina irremovibile. Così è stato, così deve restare, anche se ciò risulta scomodo a qualcuno!». (rcz)