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Il degrado ambientale nella foce del Fiume Nicà a Cariati

Il degrado ambientale nella foce del Fiume Nicà a Cariati

di ANTONIO LOIACONOÈ difficile coniare un aggettivo, per descrivere il sito della foce di Fiume Nicà a Cariati.

Ma è sufficiente far scorrere le immagini pubblicate questa mattina da Nicola Abruzzese, di Legambiente che, per Goletta Verde ha raccolto “campioni di Jonio” lungo la costa interessata utili a comporre il quadro biologico del nostro mare.

Di certo, il contrasto è lapalissiano: la bellezza dell’antico Nicà e la vastità azzurra del ”Mare Nostrum” e, “nella terra di mezzo”, ahinoi, rifiuti di qualsiasi genere (perfino amianto!)  indisturbati, ad occupare la terra calpestata dagli antichi e gloriosi guerrieri di Crotone e Sibari!

Ritengo attualissime, da ultima ora, le riflessioni operate da Armando Orlando, storico calabrese prestato alle industrie, quando, introducendo il suo libro La Calabria intorno al mille, storia di una diversità, dice :«La fine del secondo millennio…trova in Calabria una terra che non ha ancora modificato i suoi caratteri di “diversità” rispetto alle altre regioni italiane…Robert Putman -docente di scienza della politica all’Università di Harvard- attribuisce, alla mancanza di senso civico, l’arretratezza del Mezzogiorno…che ha visto il territorio sempre sottoposto a regimi autoritari che non hanno incoraggiato la partecipazione da parte dei cittadini».

Una istantanea perfetta, chiara e ben definita della nostra culla!

«Oggi – inizia Abruzzese, presidente del Circolo di Legambiente “Nicà”– in ausilio a Goletta Verde (la storica imbarcazione di Legambiente) che controlla le acque della nostra Penisola, il nostro Circolo è stato impegnato ad effettuare i campionamenti per monitorare la qualità delle acque del nostro mare».

«Abbiamo effettuato parte dei campionamenti previsti per la nostra Regione e per il nostro territorio che, successivamente – continua il presidente del Circolo Nicà – in un report finale, saranno presentati in una apposita conferenza stampa. Purtroppo in questi giorni in cui  “vago” per il territorio per sopralluoghi e successive segnalazioni agli Enti competenti, mi imbatto, pedissiquamente, in indiscriminati abbandoni di rifiuti: delle vere e proprie pattumiere! Abbiamo, prontamente, segnalato alle autorità di competenza tali degradi ambientali, penalmente perseguibili e ne attendiamo gli sviluppi!» 

«Speriamo – conclude Nicola Abruzzese – si scuotere le coscienze di chi è ancora troppo “dormiente”».

Conclude, Armando Orlando, nella sua prefazione: «Ecco perché, dai tempi della monarchia feudale normanna e fin o a oggi, i rapporti sociali si sono sviluppati su assi verticali, caratterizzati dal privilegio e dalla clientela che hanno favorito il familismo amorale e la mafia». (al)