Interessante intervista di Matteo Marini oggi su la Repubblica, nella sezione Scienza, del fisico reggino Gianfranco Bertone, coordinatore all’Università di Amsterdam del centro di eccellenza in Gravitazione e Fisica. Il prof. Bertone, citando il suo ultimo libro Sospesi tra due infiniti (Longanesi) «racconta – scrive Repubblica – dei ‘nuovi sensi’ con cui stiamo indagando l’universo per trovare questo collegamento. Un saggio divulgativo che usa la letteratura per fissare le immagini della Fisica».
Come possiamo – chiede Marini – usare le onde gravitazionali per svelare i misteri della fisica e della cosmologia contemporanee? «Possiamo, ad esempio – dice Bertone – usarle per misurare l’espansione dell’Universo. O per indagare gli aspetti quantistici attorno ai buchi neri. E ancora per cercare di rivelare il ‘vestito’ di materia oscura che li avvolge, come stiamo studiando ad Amsterdam con il mio gruppo di ricerca. Ma il segnale più incredibile che stiamo cercando sono le onde gravitazionali dell’Universo primordiale, per scoprire come si sono formate le galassie».
Bertone, 43 anni, nato a Reggio ha la capacità straordinaria di avvincere con le sue parole e le spiegazioni, in termini semplici, di cose straordinarie. A Repubblica racconta le sue scelte di vita, il suo lavoro, i suoi progetti, come quello del Premio Cosmos istituito proprio a Reggio. È orgoglioso della sua calabresità e della sua città: Reggio (e la Calabria) devono essere più che orgogliose di questo straordinario scienziato. (zc)
Vedi anche l’intervista di Calabria.Live a Gianfranco Bertone dello scorso agosto