L'ESEMPIO DI UNA COOPERATIVA IN ASPROMONTE CHE TRAE DALL'AGRICOLTURA OCCUPAZIONE E BENESSERE;
Le mele dello Zomaro, in Aspromonte

IL FRUTTETO DELLO ZOMARO: DAI GIOVANI UN MODELLO DI SVILUPPO PER LA CALABRIA

di FRANCESCO RAO – Parlare concretamente di sviluppo economico, soprattutto in una regione come la Calabria che pur avendo per dote naturale molteplici valori aggiunti, puntualmente disattesi tanto dalla classe politica quanto da un crescente numero di imprenditori, stremati dalla burocrazia e dalla crisi dei vari comparti produttivi, potrebbe essere la prosecuzione dell’ormai perdurante mancata riconoscenza dell’intelligenza di tutti i Calabresi onesti. In questa occasione, certo che non sia l’unica e la sola, vorrei sottoporre ai nostri lettori l’alternativa reale e concreta, contrapposta alla chiara ed evidente assenza di una visione politica complessiva da mettere in campo per dare forma al futuro della Calabria, ponendo delle basi solide ed evitare di assistere alla presentazione di reiterate ricette messe a punto da un superato modello politico, sempre più intento a contarsi e vantarsi senza preoccuparsi di come agire per far contare di più la Calabria nello scenario nazionale ed internazionale.

Come già detto in apertura, la Calabria non ha un solo punto di forza per poter avviare un processo di sviluppo strutturale. I punti di forza sono molteplici. Purtroppo, gran parte dei decisori politici si limitano ad una superficiale conoscenza di tali indicatori e se qualche anima buona, con umiltà e disponibilità, offre spunti riceve silenzi per poi assistere all’uso improprio e storpiato di progetti utili ad alimentare i dibattiti televisivi senza vedere poi alcun seguito concreto. È possibile invertire la rotta ed è anche possibile trovare lungo i nuovi percorsi nuove soluzioni. La Calabria ci sta chiedendo di avviare un grande balzo in avanti, ricorrendo al coraggio ed alla determinazione da sempre nostri alleati per affrontare le molte difficoltà vissute in un Meridione povero e tecnologicamente arretrato che, a differenza della rimanente parte dell’Italia, è stato considerato nel tempo più una zavorra che una opportunità.

In tal senso, quanto ha svolto sino ad ora la Cooperativa “Zomaro Resort” con sede a Cittanova, territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, potrebbe essere una buona prassi da mettere in atto per dare vita ad un vero e proprio modello teso a consolidare un processo di sviluppo socioeconomico innovativo, capace di invertire la tendenza di questa regione, ricorrendo a processi di agricoltura moderna. Se l’idea imprenditoriale, condotta dai componenti della Cooperativa “Zomaro Resort”, è stata semplicissima, intuitiva e lungimirante, in contropartita la politica non è stata sempre attenta e pronta a sostenere in lungo e largo il progetto.

Il grande meleto dello ZomaroIl frutteto coltivato dalla Cooperativa, grazie alla sottoscrizione di un contratto d’affitto stipulato con il Comune di Cittanova, si trova in Aspromonte alla località “Zomaro” ed ha una estensione di 103 ettari di terreno. Per raggiungere gli odierni risultati sono stati utilizzati quei famosi finanziamenti Europei di cui tanto si parla durante le varie competizioni elettorali ma, una volta eletti, l’attenzione per gli impegni assunti viene meno e sopravviene l’isolamento ed il conseguente abbandono di proposte e progetti da mettere in atto per affrancare dall’isolamento e dalla povertà i rispettivi territori. C’è da dire che nell’ambito dell’agricoltura, la Regione Calabria, tramite i PSR, ha avviato una vera e propria rivoluzione a somma positiva che in pochissimo tempo ha reso possibile anche la realizzazione del più imponente meleto presente in Calabria. Nello specifico, il lavoro quotidiano di tutti i componenti della Cooperativa “Zomaro Resort” ha portato alla piantumazione di circa 25.000 piante di melo. La particolarità di questo impianto, oltre ad essere coltivato in modalità intensiva e certificato da sistema biologico, è la resistenza della pianta alla ticchiolatura, temutissima malattia del melo diffusa a livello mondiale causata dagli ascomiceti. Grazie a tale innovazione praticata dai vivai, la fase di produzione richiederà un minore numero di trattamenti, un ridotto consumo d’acqua ed in una maggiore qualità finale dei frutti.

Il 2021 sarà il terzo anno di produzione di mele. Già in passato, seppur in minime quantità, ricorrendo alla pubblicità programmata sui canali social, le mele ed i mirtilli della Calabria hanno raggiunto un segmento di consumatori di nicchia disseminati in quasi tutte le regioni d’Italia. La risposta ottenuta, commentano i titolari della Cooperativa, è stata entusiasmante: «Acquistando i nostri frutti, oltre ad apprezzare le straordinarie qualità siamo stati sostenuti tanto nell’azione imprenditoriale quanto nel senso etico intriso nell’intero progetto produttivo. Questa scelta, rinnovata di anno in anno, è una conferma che rende orgogliosi tutti noi, incoraggiandoci ad andare avanti».

Mirtilli e mele dello ZomaroOltre alle mele sono state piantumate ben 5000 piante di nocciolo, qualità “Tonda di Giffoni”; 300 piante di ciliegio, varietà “Kordia” e “Regina”; 20.000 piante di mirtilli, varietà “Duke”,“Blue crop” e “Brigette. Successivamente, sempre tramite finanziamenti regionali ed a seguito di una progettazione con finalità socioeducativa, è stata progettata una fattoria didattica per la quale sono stati ottenuti i finanziamenti per la realizzazione.

Il prossimo Anno Scolastico, verrà proposta all’Ufficio Scolastico Regionale la sottoscrizione di una convenzione volta a consentire la fruibilità del percorso didattico messo a disposizione degli studenti calabresi e fruibile all’interno dell’azienda nelle apposite strutture. Infine, proprio la scorsa settimana, la Cooperativa “Zomaro Resort”, avendo partecipato ad un bando promosso dall’Assessorato alla Tutela Ambientale della Regione Calabria, si è classificata al primo posto nella graduatoria regionale, ottenendo un nuovo finanziamento per la realizzazione di un punto di ospitalità diffusa annessa al percorso della ciclovia calabrese afferente al circuito italiano recentemente premiato nell’ambito dell’Italian Green Road Award 2021 (l’Oscar italiano del cicloturismo che premia ogni anno la miglior ciclovia italiana). Anche quest’ultima azione diverrà strutturale all’azione messa in atto dalla “Zomaro Resort” mediante la realizzazione di un progetto complessivamente ampio e teso a rendere possibile una maggiore fruibilità di quelle potenzialità positive, espresse dalla montagna e sino ad ora poco valorizzate.

Se la coltivazione e la produzione dei frutti è stato il punto di partenza, la realizzazione di apposite strutture in legno, l’apertura di una piccola officina per riparare le biciclette, la possibilità di offrire in noleggio l’utilizzo di biciclette a pedalata assistita e macchine elettriche, rappresenterà una ragione in più per incoraggiare i visitatori a recarsi sullo Zomaro per incontrare oltre alla bellezza dell’Aspromonte anche i sapori dei frutti coltivati ed una serie di servizi sino ad ora inimmaginabili.  Tutto ciò sarà anche una valida circostanza per creare opportunità occupazionali e guardare con maggiore attenzione all’ospitalità di quanti inizieranno a percorrere la ciclovia della Calabria.

Realizzate le opere già finanziate, una volta raggiunto lo Zomaro, ai visitatori potrà essere consigliata anche l’esperienza di percorrere in mountain bike i sentieri lungo le fiumare, raggiungendo in meno di due ore il mare, oppure far visitare i centri storici di Gerace, Siderno Superiore, Locri, San Giorgio Morgeto e Cittanova. Naturalmente bisognerà iniziare ad avere una visione molto più aperta ed attenta ai bisogni registrati, impegnandosi ad offrire tutta la bontà, la qualità e la tipicità dei prodotti che esprime il territorio.

Questa è l’esperienza che un gruppo di persone, intenzionate a non abbassare la testa al cospetto della disoccupazione ed alla persistente povertà educativa e culturale presente in questo territorio che ha fornito risposte concrete a quanti vorranno cogliere il segnale di riscatto e superare il consolidato sentimento di sfiducia ed apatia sempre più diffuso tra le giovani generazioni. In tali ambiti, oltre alla lavorazione della terra praticata con mezzi meccanici, c’è bisogno di tante altre professionalità.

Il modello illustrato vuole essere anche uno dei sistemi utilizzabili in Calabria per generare occupazione e nuova economia, promuovendo tutta la bellezza dei territori incontaminati dei tre Parchi nazionali e soprattutto impegnandosi a mantenerli tali anche per il futuro. Questi straordinari successi sono uno dei lati della medaglia che oggi condividiamo con i lettori di Calabria.Live. Dall’altra parte ci sono state anche molte amarezze, delusioni, momenti di sconforto e di profonda solitudine, ma alla fine trionfa il bene. Personalmente ho scelto di promuovere il bene di questa terra, in quanto della Calabria è stata diffusa una immane quantità di negatività che ha consolidato nel tempo una reputazione negativa e tale immagine nel tempo alimentava in modo silente lo sconforto e lo scoramento di quanti vivono in questa terra e di quanti non verranno mai per paura di trovare soltanto il male veicolato.

La natura, da sempre, è stata più generosa dell’uomo. Ma il male compiuto dall’uomo alla natura prima o poi dovrà essere motivo di riappacificazione. Occorre quindi una rinnovata volontà nella quale la sopraffazione non dovrà più trovare spazi per dare seguito ad ulteriori degenerazioni. Dove oggi la Cooperativa “Zomaro Resort” ha realizzato tanti piccoli sogni, gli storici lo hanno indicato come il luogo che nel 72 A.C. vide consumare la battaglia condotta dai Romani, guidati dal Console Marco Licinio Crasso, con lo schieramento di ben otto legioni per trovare e sconfiggere Spartaco ed i ribelli che al suo fianco stavano mettendo in difficoltà la Repubblica di Roma.

Oggi come ieri, nel medesimo luogo, si scrive una pagina di storia importantissima per il futuro della Calabria e, forse, anche per il futuro dell’Italia. I giovani componenti della Cooperativa sono orgogliosi del lavoro compiuto e si apprestano a guardare con fiducia la raccolta dei frutti, attendendo per la prossima primavera gli studenti delle scuole e l’accoglienza di quanti vorranno pernottare nelle strutture che presto verranno allestite in una straordinaria cornice offerta dal verde dell’Aspromonte dove ancora si respira aria pura.

Quanti continuano ad affermare che in Calabria non è possibile realizzare i sogni forse dovrebbero recarsi sullo Zomaro per vivere l’interezza di un sogno che non si conclude alle prime luci del mattino ma, proprio all’alba, schiude i suoi fiori per emanare quel profumo straordinario del riscatto e della speranza.s