I consiglieri provinciali del gruppo Area Civica, Marziale Battaglia e Gregorio Gallello, hanno chiesto al presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, di «occuparsi ora in maniera seria e continuativa delle questioni urgenti che riguardano la provincia di Catanzaro oppure, nella considerazione di trovarsi oramai a fine mandato di sindaco della città capoluogo, di dimettersi da Presidente consentendo così agli amministratori comunali del territorio di rinnovare, il prossimo dicembre, anche il Presidente unitamente al Consiglio».
«La lunga campagna elettorale delle regionali (quasi un anno) – si legge in una nota – ha visto impegnati tutti i partiti e i loro rappresentanti e fra questi, il primo cittadino della città di Catanzaro è stato indiscutibilmente il più attivo, forse anche per tutelare il suo desiderio (mai nascosto) di voler far parte della prossima giunta regionale».
«A sentire le dichiarazioni rilasciate durante l’ultimo consiglio comunale di Catanzaro, però – continua la nota – le questioni urgenti che riguardano la Provincia dovranno attendere. In attesa di conoscere l’esito del sondaggio di cui è custode il solo sindaco Abramo, annunciato con orgoglio nell’ultimo consiglio comunale, sul peso che Catanzaro ha nei confronti delle altre città calabresi, ci viene spontaneo chiedere se sia stato commissionato anche un sondaggio sul gradimento che hanno i cittadini e gli amministratori della provincia sul loro Presidente».
«Lungi da noi voler fare i guastafeste di Abramo, con il quale abbiamo sempre avuto un rapporto improntato sul rispetto istituzionale –hanno dichiarato i consiglieri Battaglia e Gallello – ma purtroppo siamo seriamente preoccupati per la perdita di “peso” politico dell’ente intermedio, bistrattato oramai da tutti, ed in particolare per la gravissima crisi economica-finanziaria in cui versa la provincia, crisi tenuta “nascosta” come polvere sotto il tappeto».
«Sappiamo – hanno spiegato – che alcuni problemi sono ereditati, ma siamo ugualmente convinti della necessità di una “operazione verità” sui conti. Ricordiamo che l’organo esecutivo (giunta) della provincia è composto dal solo Presidente, ovvero dal sindaco Abramo, il quale dovrà riferire sui conti e informarci se, in continuità amministrativa e grazie alle sue tante osannate capacità di oculato amministratore, sia riuscito a salvare la provincia dal paventato dissesto finanziario».
«Tutti noi – hanno proseguito – riteniamo fondamentale l’azione di sussidiarietà che svolge l’ente intermedio verso i tanti piccoli comuni della nostra provincia. Lo stesso Abramo, in occasione dell’ultimo consiglio, ha sottolineato l’importanza del ruolo guida attraverso una cabina di regia per l’utilizzo dei fondi del PNRR. Pertanto, riteniamo sia necessario occuparsi a tempo pieno della gestione della provincia, al fine di scongiurare assolutamente un eventuale fallimento che preoccupa così tanto i dipendenti».
«Il prossimo dicembre – hanno concluso – verrà rinnovato il Consiglio provinciale, prorogato di un anno causa Covid-19, mentre il Presidente, finendo il suo mandato di Sindaco, decadrà automaticamente nella prossima primavera. Quale migliore occasione, per Sergio Abramo, di dimettersi e consentire così il rinnovo di entrambi gli organi, allineandone la durata dei mandati e lasciando alla nuova governance, sicuramente meno “distratta”, la possibilità di occuparsi a tempo pieno della gestione dell’Ente?». (rcz)