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Mons Morrone

Il nuovo arcivescovo di Reggio mons. Fortunato Morrone presenta motto e stemma

Mons. Fortunato Morrone, nuovo arcivescovo dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, ha ufficializzato lo stemma e il motto, che è un versetto della Lettera di San Paolo ai Corinzi, «collaboratori della vostra gioia».

Oltre allo stemma e al motto del nuovo presule, l’Arcidiocesi di Crotone – Santa Severina ha reso noto il programma dell’ordinazione episcopale dell’arcivescovo eletto di Reggio Calabria – Bova, prevista per il mese prossimo. La celebrazione di ordinazione si terrà a Crotone nella chiesa parrocchiale “Maria Madre della Chiesa” alle ore 10:30 di sabato 5 giugno.

La celebrazione sarà presieduta da monsignor Angelo Raffaele Panzetta, arcivescovo di Crotone – Santa Severina. I concelebranti principali saranno monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera – Irsina e monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo emerito e amministratore apostolico di Reggio Calabria – Bova.

I riferimenti a San Paolo, però, non si esauriscono nel motto: anche nella scelta dello stemma episcopale, infatti, monsignor Morrone ricalca il legame inscindibile tra l’Apostolo delle genti e l’arcidiocesi reggino-bovese. «Lo stemma di monsignor Fortunato Morrone si ispira a un preesistente stemma vescovile, al quale sono state apportate opportune modifiche e un’aggiunta di valore simbolico-teologico» ha spiegato don Antonio Pompili, vicepresidente dell’Istituto araldico genealogico italiano.

«Lo stemma di monsignor Morrone – ha spiegato ancora Pompili – vuole richiamare attraverso la stilizzata raffigurazione del mare non solo i luoghi della sua origine, ma anche la sede che è chiamato a servire come arcivescovo, Reggio Calabria, punta estrema della penisola italiana, affacciata sullo stretto di Messina, circondata da un mare intenso e cristallino, da sempre crocevia di popoli, luogo di incontro e di scambi culturali. Il mare, nella vastità che esso naturalmente richiama, è simbolo dell’annuncio del Vangelo che Gesù risorto affidò ai suoi apostoli e ai loro successori, un annuncio che è per tutti i popoli». (rrc)