A me non serve! è lo slogan della campagna di comunicazione promossa dal Polo Ambiente e Rischi Naturali (Polo Net) di Crotone in collaborazione con Envi Group per richiamare l’attenzione di tutti contro il fenomeno dell’abbandono delle mascherine chirurgiche e non e dei guanti monouso.
Ad annunciare la campagna, il presidente del Polo Net, Luigi Borrelli: «La campagna avrà come protagonista l’ambiente e lo slogan che l’accompagnerà sarà A me non serve! per sottolineare che mascherine e guanti all’ambiente non servono; sarà condotta sui social network, strumento di comunicazione diretto, per sensibilizzare i cittadini e scongiurare l’abbandono di questi dispositivi dopo l’utilizzo. L’impegno per l’ambiente è per noi come Polo Net è costante ed è per questo che abbiamo deciso di lanciare una campagna che prima di tutto faccia pensare e sproni i cittadini a riporre mascherine e guanti negli appositi cestini».
«L’uso di mascherine e di altri dispositivi di protezione in questa emergenza Covid – ha dichiarato Gianni Vrenna, presidente di Envi Group – che sta segnando il Paese non deve trasformarsi in un ulteriore problema, ma dobbiamo essere tutti capaci di comprendere il momento e fare il nostro dovere di cittadini. Ed il nostro dovere di cittadini ci deve guidare anche nel non abbandonare tali dispositivi di protezione una volta usati; adoperiamo i cestini e i cassonetti per la spazzatura e non lasciamo che le mascherine creino un ulteriore problema abbandonandole ovunque e gettandole per strada. È necessaria una dimostrazione di alto senso civico e rispetto per tutto quello che ci circonda».
«Il rischio – si legge in una nota – è che all’emergenza sanitaria si associ una emergenza ambientale; da qui una campagna di comunicazione che durerà un mese, e che ogni settimana attraverso un post, fotograferà l’immagine del nostro ambiente che sta vivendo l’invasione di questi dispositivi».
«Purtroppo – continua la nota – il fenomeno dell’abbandono nell’ambiente di guanti e mascherine usa e getta può avere un impatto ben più grave di quello legato solo al degrado urbano, poiché mascherine e guanti sono realizzati con materiali che possono resistere al deterioramento per molti decenni se abbandonati indiscriminatamente nell’ambiente, ma al contempo sono cosi fragili tanto che potrebbero sfaldarsi ed essere ingeriti dagli animali. Il timore è che questi dispositivi possono causare un incremento della diffusione di microplastiche e diventare una minaccia per tutte le specie terresti e marine». (rrm)