di PINO NANO – Il loro mantra è una frase famosa di Jean Monnet, “Niente è possibile senza gli uomini, e niente dura senza le istituzioni”.
Parliamo qui dei “ragazzi” e delle “ragazze” che frequentano l’Università della Terza Età di Cosenza e che hanno ricevuto in forma ufficiale la visita del nuovo Prefetto di Cosenza Rosa Maria Padovano, un incontro a metà strada tra l’istituzionale e una tradizionale “visita tra amici” e nel corso del quale il prefetto della città dei Bruzi ha spiegato le ragioni dell’essere oggi un rappresentante del Governo sul proprio territorio.
«Desideriamo esprimere un sincero ringraziamento alla dott.ssa Padovano – commenta il direttore prof. Mario De Bonis – per averci dedicato il Suo tempo e per averci edotto sull’importanza della Prefettura che si manifesta nella capacità di garantire un equilibrio tra le esigenze locali e le direttive nazionali, contribuendo così alla stabilità e al benessere della comunità. La disponibilità e la passione nel condividere le Sue esperienze hanno reso l’incontro un momento di grande valore e riflessione».
Autorevole, determinata, piena di carisma, Rosa Maria Padovano ha raccontato alla sua assemblea di studenti non più giovanissimi quali sono i suoi compiti istituzionali, che cosa deve fare un prefetto sul territorio dove viene chiamato ad esercitare le sue funzioni, quali sono i limiti della sua mission e quali sono gli obiettivi possibili, insomma una vera e propria lectio magistralis sui poteri dello Stato e sui potere di delegati dal Governo agli enti locali.
Prefetto della provincia di Cosenza dal 15 luglio 2024, nata nel 1962 a Mola di Bari, coniugata, madre di un figlio, laureata con lode in Giurisprudenza, e abilitata all’esercizio della professione forense, Rosa Mara Padovan ha alle spalle un curriculum di grande rispetto.
Entrata nei ruoli dell’Amministrazione civile dell’Interno nel 1990, è stata assegnata alla Prefettura di Bari dove ha svolto le funzioni di Vice Capo di Gabinetto, oltre a ricoprire gli incarichi di Responsabile dello Sviluppo Organizzativo e dei Progetti finalizzati, di Referente per il Servizio Interrogazioni Parlamentari e “Question Time”, del Fondo Antiracket Antiusura e in materia di sicurezza stradale, e di Dirigente dell’Area IV bis Immigrazione.
Trasferita, nel marzo del 2010, alla Prefettura di Lodi, in seguito alla promozione a Viceprefetto, ha ricoperto gli incarichi di Dirigente dell’Area Enti locali e Consultazioni elettorali, Capo di Gabinetto sostituto e Dirigente dell’Area Immigrazione. Presso la Prefettura di Bari, nuovamente dal dicembre del 2010, è stato Capo Ufficio Staff Ufficio di Rappresentante dello Stato e della Conferenza Permanente, dirigente dell’Area Immigrazione, dell’Area Enti locali e Consultazioni elettorali, Presidente Sezione Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, e Presidente della Commissione Provinciale vigilanza sui locali pubblico spettacolo. Alla Prefettura di Ancona, dall’ottobre del 2016, ha ricoperto gli incarichi di Capo di Gabinetto e Dirigente dell’Area Ordine e Sicurezza Pubblica.
Trasferita, alla Prefettura di Bari, nell’aprile del 2017, ha svolto le funzioni di Capo di Gabinetto, Coordinatore, Responsabile e Referente a livello regionale di progetti Pon Legalità 2014-2020, nonché di Dirigente dell’Area Diritti civili, cittadinanza, condizione giuridica dello straniero, immigrazione e diritto d’asilo. Dal 7 ottobre 2019 è stata Vicario – Coordinatore del Prefetto, Dirigente dell’Area Diritti civili, cittadinanza, condizione giuridica dello straniero, e Presidente della Commissione Provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, presso la Prefettura di Taranto. Ha ricoperto il ruolo di Prefetto della provincia di Rimini dal 9 gennaio 2023 al 14 luglio 2024.
Quanto basta per capire quanto pesi lo spessore istituzionale di questa donna che a Cosenza e provincia viene oggi considerata un punto di riferimento importante ed essenziale soprattutto in tema di rispetto della legalità. (pn)