È partita ufficialmente la nona edizione del “Premio di Poesia Umile Francesco Peluso – Calabria Enotria”, il Premio quest’anno ha per tema l’Intelligenza Artificiale.
Il concorso letterario che porta il nome di uno dei grandi protagonisti della scena culturale e politica della provincia di Cosenza, si articola – da anni – in due sezioni diverse: poesia in lingua italiana e poesia in vernacolo.
Per questa IX Edizione sono previste inoltre: “Una menzione d’onore” e un “premio speciale” istituito appositamente dall’associazione Culturale Cosentina “Le Muse Arte”.
Il primo appuntamento – di questa IX edizione – è stato un’affollata Conferenza stampa di presentazione dell’evento di quest’anno, che si è tenuta presso il Senato della Repubblica, Sala Caduti di Nassirya, a Palazzo Madama.
E’ stata una cerimonia solenne, anche per via del significato che tutta la famiglia Peluso vuole continuare a dare anche al Concorso nazionale di Poesia; che in qualche modo – fra i nuovi componimenti poetici – riporta alla memoria il passato e le belle opere dedicate alla poesia del senatore calabrese Umile Francesco Peluso.
Umile di nome e di fatto, uomo di poesia e letteratura che ha coltivato intensamente con grande passione – per una vita intera – insieme alla politica e alla dedizione assoluta verso la sua gente. Amico di Salvatore Quasimodo, di Eduardo De Filippo, Luigi Russo, Ungaretti, di Renato Zangheri; fu lui a premiare – (Premio Nazionale di Poesia Dialettale della città di Cattolica) – forse per primo, fra gli intellettuali d’Italia, un giovane poeta che veniva da Casarsa, destinato ad essere uno dei grandi scrittori del ‘900: Pier Paolo Pasolini. Il senatore Umile Peluso fu, in seguito, uno dei fondatori di “Officina” con Roberto Roversi e lo stesso Pasolini.
A condurre i lavori il giornalista e critico d’arte Rosario Sprovieri, non nuovo a queste manifestazioni, per anni Direttore del Teatro dei Dioscuri al Quirinale dove per consuetudine, sono stati accolti e, si sono confrontati, uomini e donne della cultura Italiana e di tanti altri paesi del mondo.
Tanti gli ospiti illustri presenti, sia per dare la propria testimonianza di affetto verso il poeta, parlamentare Cosentino, sia per continuare con il proprio contributo a valorizzare la tradizione culturale e il patrimonio intellettuale della nostra amata Calabria.
Sono intervenuti: il senatore – in carica – Fausto Orsomarso, nella sua veste di promotore diretto della manifestazione,
la Presidente dell’Associazione “Le Muse Arte” Miryam Peluso, figlia dell’ex senatore scomparso,
il Presidente della prestigiosa Accademia Cosentina, e della Biblioteca Civica: il dottor Antonio D’Elia,
l’ex on., Architetto, Pino Soriero, qui nella sua veste di Segretario dell’Associazione Ex Parlamentari, ma anche di presidente dell’Accademia della Belle Arti di Roma,
l’Ambasciatrice Anna Blefari, donna attenta e presente, di grande cultura, sempre al servizio della Calabria e dei Calabresi e l’ex Senatore Massimo Veltri, altra figura di rilievo del patrimonio letterario e culturale della nostra regione.
Fra gli ospiti intervenuti in sala: L’On. Mario Tassone, il direttore Santo Strati, il Generale Mimmo Della Gatta, il presidente dell’associazione Artisticamente Cultura Carmine Perito, la giornalista Anna Rosa Macri, Antonio Totaro per l’Associazione dei Calabresi Capitolini e il maestro orafo Rocco Epifanio.
Un parterre di tutto rispetto per un Concorso di Poesia che si accredita certamente ai massimi livelli del panorama culturale italiano e, lo fa oggi ricorrendo ad una location importantissima, presso il principale Palazzo della Politica della nazione, dopo il Quirinale, perché:
”Intendiamo dare un messaggio importante” – dice il senatore Fausto Orsomarso – “a chi crede che la politica non si occupi mai della poesia o delle eccellenze letterarie italiane, ne degli interpreti di quella tradizione Calabrese che spesso sembra dimenticata”.
“Il Premio – chiarisce la nota stampa ufficiale – porta il nome di Umile Francesco Peluso, per molti anni personaggio di spicco del mondo culturale e politico della Calabria.
Infatti, il 2 di marzo dell’anno 2013 l’Amministrazione Comunale di Luzzi gli aveva conferito il Premio: “Illustri Figli di Luzzi”, con la seguente motivazione: «Professore esimio, Umanista, Sindaco di Luzzi per tre legislature, Senatore della Repubblica, Membro permanente della Commissione Difesa dal 1972 al 1979. Ideatore del “Premio Nazionale di Poesia Sambucina”, Umile Francesco Peluso è certamente uno dei figli più illustri a cui Luzzi ha dato i natali. Il premio vuole essere un riconoscimento all’insegna della gratitudine, un modo per rendere merito a chi ha inciso in maniera importante nella realtà e nello sviluppo socio-culturale di Luzzi».
Cinque mesi dopo il politico muore all’ospedale di Paola, all’età di 98 anni, senza mai perdere il controllo di se stesso.
La famiglia per ricordarlo ha quindi istituito questo Premio di Poesia “Umile Francesco Peluso, Calabria Enotria” , che oggi è sbarcato a Palazzo Madama Senato Della Repubblica, per la presentazione della IX edizione, della quale sono state annunciate tutte le tappe del programma previsto, nelle città di Luzzi e di Cosenza, sino alla serata conclusiva con la proclamazione dei nuovi vincitori. (rrm)
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