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Il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso sostiene la proposta dell’Università Magna Graecia

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha dato il proprio e convinto sostegno «alla proposta del Rettore dell’Università degli Studi Magna Graecia, prof. Giovanni Cuda, per l’istituzione di un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) a vocazione diagnostica presso il Campus universitario di Germaneto».

«È una sfida ambiziosa  – ha detto Mancuso – e al contempo concreta, che riflette una visione moderna del rapporto tra ricerca, assistenza e formazione. Una proposta coerente con la traiettoria di crescita dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria ‘Renato Dulbecco’ e con il ruolo sempre più centrale che il Campus di Germaneto sta assumendo nel panorama sanitario e scientifico del Mezzogiorno. Ed è un’iniziativa che  va accompagnata con il massimo impegno delle istituzioni calabresi ad ogni livello».

«La costituzione di un IRCCS – ha spiegato – rappresenterebbe un salto di qualità per l’intero Sistema sanitario regionale e contribuirebbe a rafforzare la capacità della Calabria di produrre e trattenere competenze, innovazione e ricerca di alto livello».

«A mio avviso, la presenza nel campus universitario di un patrimonio scientifico, clinico e tecnologico di comprovata eccellenza, unito alla riorganizzazione dell’AOU Dulbecco – ha proseguito il presidente del Consiglio regionale pone oggi le condizioni reali per candidare il sito di Germaneto a diventare un riferimento nazionale nel campo della diagnostica avanzata e della medicina traslazionale».

«Si tratta, inoltre – ha proseguito – più che di una semplice proposta, di una prospettiva già delineata nei principali atti di programmazione congiunti tra Regione e Università, oggi pronta per essere sostenuta con i necessari passaggi istituzionali, a partire da un chiaro impegno politico condiviso. In tal senso, sono disponibile ad attivare tutte le azioni di mia competenza, coadiuvando un percorso partecipato e trasparente che porti all’adozione di atti di indirizzo politico, nella consapevolezza che il riconoscimento del carattere scientifico da parte del Ministero della Salute poggi su una volontà regionale forte, coesa e motivata».

«Non sfugge, altresì, che l’istituzione di un IRCCS in Calabria – ha concluso – costituirebbe una conquista di tutto il sistema pubblico regionale, in grado di generare benefici concreti per i cittadini in termini di accesso alle cure, riduzione della mobilità sanitaria, attrazione di finanziamenti per la ricerca e sviluppo di nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche». (rcz)