Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha incontrato il Rettore dell’Università Bocconi, Francesco Billari.
Presente, all’incontro, anche il consigliere regionale Antonio Billari, (che condivide con il suo omonimo le origini di Montebello Ionico, da cui il papà del Rettore emigrò a Milano nel 1951).
Diversi i temi toccati: Per il Rettore Billari, «considero positivamente la proposta di trasformare le attuali otto Zone ad economia speciale (Zes) in un’unica macroarea del Sud. E’ interessante l’approccio olistico dell’Europa per fare massa critica. Nella sfide globali è necessario unire le forze con una visione di sistema, considerando che occorre essere competitivi non tra di noi, ma con parti del mondo economicamente avanzate e tecnologicamente all’avanguardia. Realizzando tutto questo, il Sud ha la fondamentale possibilità di presentarsi compatto, aumentando così la propria attrattività».
Per il presidente Mancuso, invece, «il parere positivo della commissaria Ue per la concorrenza Margrethe Vestager all’unificazione delle Zes, è un’ottima notizia per le regioni del Sud e della Calabria. Va dato atto al ministro Fitto e al Governo guidato da Giorgia Meloni, di aver intrapreso una strada positiva nel percorso di riduzione dei gap di cui soffre il Mezzogiorno».
Il prof. Billari, ringraziando il presidente Mancuso per l’ospitalità, si è detto «fortemente emozionato» di ritornare nella sua terra d’origine, la Calabria. Sul sistema universitario ha aggiunto: «È fondamentale che sia coeso e solido, perché le zone di successo nella competizione mondiale hanno delle forti università e delle condizioni economiche privilegiate. Dobbiamo fare sistema, non si può andare verso il particolare».
«Durante l’incontro con un accademico dal curriculum prestigioso di una delle più ragguardevoli università d’Europa – ha spiegato il consigliere Billari –ci siamo intrattenuti su alcune delle criticità segnalate più volte dal prof. Billari: denatalità e desertificazione demografica, che affliggono l’Italia e la Calabria e incidono anche sulla quantità di talenti di cui il paese e il Mezzogiorno hanno necessità, per fronteggiare le sfide della transizione digitale ed ecologica».
Il presidente Mancuso, a conclusione della conversazione, ha donato al prof. Billari il volume ‘Terzo Regno’, presentato all’ultima edizione del Salone del libro di Torino.
«È un libro fotografico – ha spiegato – che si avvale di cinque scritti specialistici su cinque giganti della cultura mondiale: Pitagora, Cassiodoro, Gioacchino da Fiore, Telesio e Campanella».
«Un volume – ha concluso – che invita ad andare oltre gli stereotipi e i pregiudizi sulla Calabria. E a guardare, con l’attenzione dovuta, al suo millenario patrimonio di civiltà e alle innovative proposte culturali dei nostri giorni».
Il prof. Billari, poi, ha incontrato il gruppo del Pd in Consiglio regionale. Presente, anche, il senatore e segretario regionale del Partito, Nicola Irto.
L’occasione è stata utile per un ampio confronto sul sistema universitario della Calabria e sulle sue criticità che, in questo momento, riguardano soprattutto gli Atenei di Catanzaro e Reggio Calabria, mentre Cosenza continua a mantenersi molto attrattiva.
I consiglieri del Pd hanno chiesto al Rettore di valutare la possibilità di collaborazioni future, soprattutto nell’ambito della ricerca, in maniera tale che possa essere rafforzata l’offerta formativa delle Università della Calabria.
Positiva la risposta del Rettore che ha garantito il proprio impegno in tal senso e che saranno prese in considerazione tutte le possibilità per future collaborazioni tra Università.
L’incontro si è poi concluso dopo una breve visita del rettore all’Aula del Consiglio regionale Franco Fortugno e un breve scambio di opinioni sulle tante criticità della Calabria e le sue enormi potenzialità che dovrebbero essere sfruttate al meglio.
Il gruppo del Pd manterrà adesso alta l’attenzione sull’offerta formativa messa in campo dalle Università calabresi, provando a rafforzarla anche attraverso nuove collaborazioni con le altre realtà italiane, cominciando proprio da quella assai prestigiosa della Bocconi. (rrc)