«Le risorse per la sanità sono importanti, le abbiamo chieste tutti, ma se noi non riformiamo questo sistema, se non si investe sulla medicina del territorio, in maniera tale che si filtrino i ricoveri nei pronto soccorso, e se non si investe sulla retribuzione dei medici, il sistema non funzionerà mai». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, intervenendo a Porta a Porta su Rai 1.
«Oggi si discute di problemi che si sono generati in vent’anni di cattiva programmazione sanitaria, e se ne discute sempre col vecchio vizio di pensare che le risorse sostituiscano le riforme», ha spiegato Occhiuto, aggiungendo come «l’esempio delle cooperative dei medici a gettone dimostra come si stia privatizzando questo settore».
«Oggi succede che un medico del sistema sanitario nazionale costa 6-7mila euro al mese – ha spiegato ancora – ma se quel medico si dimette e va a lavorare in una cooperativa a gettone, costa 150 euro all’ora. Io mi sono adoperato per avere il supporto dei medici cubani perché le aziende sanitarie della mia Regione spendevano, solo per un medico a gettone, quasi 50mila euro al mese. E magari era lo stesso medico che pochi mesi prima lavorava nel pubblico, costando al nostro sistema sanitario 7mila euro al mese. Significa che 43mila euro venivano distolti dalla cura dei cittadini».
«Fino a poco prima che scoppiasse l’emergenza Covid, tutti, anche l’Ordine dei medici – ha proseguito – sostenevano che in Italia c’erano troppi medici, invece oggi vogliamo ridiscutere della possibilità di eliminare il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina. Ma forse sarebbe più importante aumentare il numero delle borse di specializzazione, altrimenti non avremo mai le figure professionali che oggi servono nelle corsie degli ospedali». (rrm)