Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita ha formalizzato la propria iscrizione a Nessuno Tocchi Caino, associazione senza fini di lucro fondata nel 1993 e riconosciuta nel 2005 come ONG, che si batte contro la pena di morte e a difesa dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale. A darne notizia è lo stesso sodalizio con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.
«Nicola Fiorita – vi si legge – è il primo cittadino di Catanzaro e considera il carcere della sua città non un luogo separato ma parte integrante della comunità cittadina. È un fatto [la sua iscrizione, ndr] che ci rende felici e che consideriamo l’inizio di un percorso comune volto a umanizzare le carceri, a dare speranza e dignità all’intera comunità penitenziaria, non solo quella dei detenuti ma anche quella dei detenenti che vive, purtroppo, la stessa realtà di degrado, abbandono e sofferenza».
Prima di prendere la tessera di NTC, Fiorita era intervenuto in apertura della conferenza organizzata nel Capoluogo di Regione, dopo la visita al carcere di Siano, dalla stessa Associazione e dalla Camera Penale dal titolo “Una giustizia che ripara e non separa” con un intervento che il post su Facebook definisce “per niente rituale ma appassionato e ricco di contenuti”.
Commentando la scelta di tesserarsi, il sindaco l’ha definita “personale” ma ha voluto al contempo ribadire l’impegno che l’Amministrazione Comunale ha portato avanti fin qui sulle tematiche penali e penitenziarie.
«Abbiamo eletto in Consiglio Comunale il Garante dei Detenuti, sottoscritto intese con la direzione dell’Istituto penitenziario cittadino e con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna per l’utilizzo in lavori di pubblica utilità di detenuti e imputati messi alla prova e infine istituito un registro comunale di traduttori, utilizzabile dalle Istituzioni, compresa quindi l’amministrazione penitenza e le autorità inquirenti. Da sindaco e da giurista – ha concluso Fiorita – resto convinto che all’errore umano, alla violazione della legge, si debba rispondere con la necessaria sanzione ma senza mai perdere di vista la necessità di dare fiducia e speranza a chi sbaglia nell’obiettivo imprescindibile di cercare il suo recupero alla società». (rcz)