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Rosanna Mazzia, sindaco di Roseto Capo Spulico

Il sindaco Rosanna Mazzia: È necessaria riorganizzazione della sanità a livello locale

Il sindaco di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, descrive e riassume le contraddizioni del Sistema Sanitario Regionale alla luce della bozza di documento sulla riorganizzazione della Sanità Pubblica elaborato da Agenas e Ministero della Salute ripresa dalla stampa, che mette i Distretti Sociosanitari al centro del sistema di assistenza territoriale e delle cure primarie per i Cittadini.

Il primo cittadino, alla luce di quanto emerso dal documento, ha reso noto che «farò pervenire ai colleghi Sindaci dell’Alto Ionio – ha spiegato – un invito ad incontrarci per riaprire insieme il capitolo Sanità per questo territorio, riprendendo un’azione di dialogo e confronto con le Istituzioni affinché si dia seguito alle nostre proposte e si diano risposte concrete ai nostri Cittadini».

«La riorganizzazione della Sanità a livello locale – ha evidenziato – deve costituire una priorità dell’agenda del nuovo esecutivo se davvero vogliamo un sistema sanitario di prossimità, vicino ai bisogni dei Cittadini e che sia in grado di soddisfare i Livelli Essenziali di Assistenza».

Per il primo cittadino, infatti, «continuare anche solo a pensare di poter gestire la salute dei Cittadini di questo territorio con un’unica cabina di regia che copre un’area morfologicamente complessa come quella che va da Cariati a Rocca Imperiale è una follia. Già da tempo i Sindaci dell’Alto Ionio hanno sollevato a gran voce il problema, ma, come troppo spesso accade, le nostre istanze sono cadute nel vuoto».

I problemi della sanità, nell’Alto Ionio, sono iniziati quando, nell’aprile del 2021, il Commissario Straordinario dell’Asp di Cosenza approvava l’Atto aziendale con il quale accorpava, in via sperimentale, il Distretto Jonio Nord al Distretto Jonio Sud, creando un unico Distretto Sanitario Jonico.

«Questa decisione, di fatto – si legge in una nota – ha allontanato ancor di più la Sanità Pubblica dai Cittadini dell’Alto Ionio e del Pollino, i quali hanno dovuto e devono fronteggiare quotidianamente veri e propri “viaggi della speranza”, soprattutto dalle aree montane, per raggiungere Corigliano-Rossano».

«Oggi, in ragione di quanto trapelato nella bozza del piano di riorganizzazione di Agenas e Ministero della Salute – ha evidenziato il primo cittadino – è imprescindibile riorganizzare il Sistema Sanitario Regionale e rimettere al centro i Cittadini».

«Sarebbe bastato affidarsi alla logica oltre che al buonsenso – ha proseguito – per capire che in un’area che racchiude oltre 40 comuni e comprende oltre 170.000 abitanti, in un territorio orograficamente complesso nel quale insistono Comuni e Comunità composte perlopiù da popolazione anziana, la gestione dei servizi sociosanitari non potesse ricadere in capo ad un unico grande distretto».

«Così come appare altrettanto urgente – ha concluso – dar seguito alla riapertura dell’Ospedale di Trebisacce e mettere a sistema le strutture e i poli sanitari presenti sul territorio, rendendo capillare ed efficace la sanità pubblica di questa area della Calabria ormai dimenticata». (rcs)