In Calabria sono state censite oltre 100 Giudecche, antichi quartieri dove dimoravano le comunità ebraiche nella nostra terra e contribuivano in modo determinante al benessere della collettività.
Si tratta di «un’eredità straordinaria – ha spiegato il massmediologo Klaus Davi, che promuoverà la creazione di profili social in italiano e in ebraico completamente dedicati a questo ‘movimento’. – di cui sono rimaste molte tracce, nonostante le persecuzioni nei secoli culminate col famoso editto dei Re spagnoli del 1492 che ebbe effetti catastrofici».
«Non scopro nulla di nuovo – ha proseguito –. A fare ricerche in tal senso è stato il prof. Vincenzo Villella nel suo libro ‘Giudecche di Calabria’, edito da Progetto 2000 nel 2014; un coraggioso docente che ha portato avanti una battaglia, nonostante l’indifferenza delle istituzioni lametine che, con un manipolo di ‘studiosi’ locali, hanno addirittura promosso un convegno negazionista per smentire le tesi del professore. A tanto può arrivare l’ignoranza umana».
Klaus Davi darà vita a profili in italiano e in ebraico moderno che evidenzino questi straordinari siti culturali con una ricaduta internazionale e non solo nazionale, «visto che sono luoghi unici, eccezionali». Davi ricorda inoltre che la Calabria può contare su due primati: il primo libro stampato con data certa in ebraico, ovvero il “Commentario al Pentateuco” di Rashi dato alle stampe il 18 febbraio 1475 nella giudecca di Reggio dal tipografo Avraham ben Garton, e la Sinagoga di Bova, la piu antica d’Europa dopo Ostia.