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Inaugurata la Gallico-Gambarie

Inaugurata la Gallico-Gambarie

È stata inaugurata la Gallico-Gambarie, la strafa a scorrimento veloce che collega, in pochi minuti, la zona marina dello Stretto all’Aspromonte. Si tratta di un’opera imponente: per realizzarla, sono stati necessari 45 mila metri cubi di calcestruzzo, oltre 15 milioni di chili d’acciaio e circa 45 mila metri di pali, micropalone tiranti.

Grazie al completamento del III lotto del progetto, mare e monti saranno collegati in maniera più rapida e sicura. Oltre ad abbattere i tempi di percorrenza, la Gallico-Gambarie è una nuova arteria in grado di facilitare la viabilità, il trasporto commerciale e le stesse relazioni sociali fra le diverse aree.

Presenti, oltre al sindaco Giuseppe Falcomatà, il deputato Francesco Cannizzaro, il senatore del PD, Nicola Irto, il Prefetto di Reggio, Clara Vaccaro, l’assessore regionale Maria Stefania Caracciolo, l’eurodeputata Giusi Princi, il Questore Salvatore La Rosa, i vertici delle autorità militari e religiose, tanti sindaci e amministratori dei Comuni della vallata, il Presidente della Camera di Commercio, Antonino Tramontana, i docenti ed il Rettore dell’università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, i presidenti degli ordini professionali e del Coni, Maurizio Condipodero. Tantissimi anche i cittadini che hanno assistito alla cerimonia nel corso della quale si sono esibiti il tenore Aldo Iacopino e la banda di Ortì diretta dal maestro Roberto Caridi.

«È motivo di grande orgoglio – ha detto il sindaco Falcomatà – poter avere l’onore e l’onere di scrivere l’ultima riga di una storia lunga quarant’anni, che ha attraversato tante stagioni e diversi cicli politici. È un’opera che ha molti padri e tante madri ed è importante riconoscere il ruolo avuto da quanti, nel momento in cui hanno rivestito ruoli istituzionali, hanno contribuito a scrivere un pezzettino di storia di questa infrastruttura. I Parlamentari, i presidenti di Regione e di Provincia, le associazioni: ognuno di loro deve essere orgoglioso della giornata di oggi e deve sentire un po’ come propria questa opera pubblica perché le strade uniscono».

Una circostanza che, per Falcomatà, dove servire da insegnamento: «Rispetto a servizi, opere pubbliche, infrastrutture o anche battaglie che contribuiscono a fare sviluppare un territorio ed a migliorare la qualità della vita dei cittadini, la politica deve dimostrare autorevolezza, maturità, capacità di unirsi svestendo le casacche di partito ed indossando l’unica maglia possibile che è quella del nostro territorio».

«Quest’opera – ha aggiunto il sindaco – ci dice anche che dobbiamo continuare a fare molto di più. È evidente che la Gallico-Gambarie non risolve i problemi del sistema dei trasporti nel Mezzogiorno e nella nostra Regione, non supera un problema di accessibilità e mobilità. Ciò ci deve fare riflettere e spronare il Governo nazionale, che ha investito in altre zone del nostro Paese, ad investire anche su questo territorio».
«Allora stesso modo – ha proseguito – questa inaugurazione è la dimostrazione che unire mare e montagna in soli venti minuti consente di togliere anche l’ultimo alibi allo sviluppo turistico ed economico delle aree interne, permette a tanti cittadini di poter restare e a tante persone di decidere di poter tornare in queste zone».
La Gallico-Gambarie, per Giuseppe Falcomatà, è «un’opera che guarda ai giovani di oggi ed a quelli che, nel frattempo, sono diventati adulti ed hanno dovuto affrontare tutte le difficoltà del vivere una quotidianità normale fra i vecchi tornanti di una strada che porta ancora le ferite e le tragedie di chi, purtroppo, qui vi ha perso la vita».
«Lo dobbiamo a loro – ha concluso Giuseppe Falcomatà – perché, nei nostri territori, il diritto alla mobilità è anche, necessariamente, il diritto alla vita. Ecco, c’è tutto questo dentro la Gallico-Gambarie, ma soprattutto l’idea che la montagna, il nostro Aspromonte, anche attraverso una nuova opera pubblica, possa passare da terra di isolamento e inaccessibile a luogo di riscatto e orgoglio identitario di Reggio e della Calabria».

Il deputato Cannizzaro ha ribadito come «è nostra responsabilità, di chi fa politica, nell’esercizio delle proprie funzioni, dare vita e ossigeno a questi fondi» e di come l’area dello Stretto sia straordinaria.

«L’area dello Stretto, con queste infrastrutture a pettine, può ambire a traguardi straordinari», ha ribadito ancora Cannizzaro che, infine, ha speso parole di ringraziamento anche per l’ex governatore Giuseppe Scopelliti. «È grazie a lui che questa opera è stata finanziata».

Per Irto «finalmente si realizza un sogno che alla mia generazione era sempre sembrato impossibile».

«Ho partecipato con entusiasmo all’iniziativa – ha spiegato – perché si tratta del mio territorio e perché l’infrastruttura è fondamentale per la provincia reggina: collega i monti con il mare, le aree interne con i centri urbani, con l’autostrada e con Reggio Calabria. Ed è fondamentale per tutta la Calabria, con le conseguenze positive per la mobilità, l’economia e il progresso dei territori – ha concluso Irto – Ora guardiamo avanti con fiducia, speranza e rinnovato impegno».

Per la Princi si tratta di «un’infrastruttura strategica per migliorare i collegamenti e ridurre i tempi di percorrenza, ma anche un volano di sviluppo economico, sociale e turistico per l’intera Calabria».

«Un’opera destinata a lasciare il segno nella storia della nostra Regione – ha sottolineato –. Da cittadina residente nella comunità del Gallico (Mannoli di Santo Stefano in Aspromonte), sono particolarmente fiera ed emozionata che le nuove generazioni potranno vivere ed esplorare quotidianamente la bellezza incontaminata della montagna e il calore umano e valoriale dei nostri borghi, a differenza della mia generazione che, costretta a trasferirsi in città, li ha potuti vivere solo saltuariamente. In tal modo, da educatrice mi piace sottolineare che si potrà continuare a trasmettere quei valori dei quali è depositaria da sempre la “montagna”: pace, riconciliazione, purezza, salubrità e quella lentezza positiva che solo i luoghi meno contaminati dell’antropizzazione sanno regalare».

«Un’opera – ha concluso – per la cui realizzazione, negli anni, sono state determinanti le risorse comunitarie. Un’Europa quindi vicina ai territori che sarà un mio impegno rendere in futuro sempre più incisiva per lo sviluppo della Calabria e del Sud».
 Vincenzo Leotta, segretario di Ania – Associazione Nazionale Inquilini ed Assegnatari) della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ha espresso soddisfazione e compiacimento per l’apertura della nuova strada di collegamento, a scorrimento veloce, Gallico – Gambarie.
«Si tratta – ha spiegato  Leotta – di una infrastruttura stradale importante e strategica, sognata e voluta fortemente, in primis, dai cittadini e dagli abitanti della Vallata del Gallico, dagli Amministratori dei Comuni di Calanna, Laganadi, Sant’Alessio e Santo Stefano in Aspromonte con il concorso della Regione Calabria che ha finanziato l’opera e della Città Metropolitana nella qualità di ente appaltante ed attuatore dell’intervento».
«È una vittoria di tutti – ha sottolineato il segretario – cittadini e istituzioni, che consentirà di rompere dall’isolamento una parte importante del territorio aspromontano reggino e consentirà, in soli 15 minuti , di collegare il mare alla montagna con ricadute sociali, turistiche ed economiche per i Comuni interessati, i cittadini e le aziende turistiche di quel comprensorio.
Inoltre, il nuovo collegamento combatterà lo spopolamento e comporterà sicuramente l’avvio di una nuova fase di valorizzazione, riqualificazione e sviluppo per l’intero comprensorio aspromontano.
«Lo scontro politico, di questi giorni, sui meriti, sulle cose fatte e realizzate non serve a nulla, anzi è inutile, controproducente e dannoso, ognuno ha fatto il proprio dovere nell’interesse del bene comune. Gioiamo, tutti assieme, per l’importante obiettivo e traguardo raggiunto», ha concluso. (rrc)