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Infrastrutture, il viceministro alle infrastrutture Rixi: Bisogna fare sistema per sviluppo del Paese

Infrastrutture, il viceministro alle infrastrutture Rixi: Bisogna fare sistema per sviluppo del Paese

«Le opere pubbliche non si fanno  schioccando le dita, ma gestendo i cantieri in maniera che non si creino situazioni di opacità. La scommessa  sul Ponte sullo Stretto non è di una forza politica, né di un Governo. È la scommessa del Paese. Per la strada  statale 106 Jonica, nella legge di Bilancio abbiamo destinato circa 3 miliardi di euro». È quanto ha dichiarato Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture nel corso di un incontro svoltosi nella sede reggina di Confindustria, dedicato alle infrastrutture e sviluppo del territorio.

«È evidente che, dal niente  a tutto, c’è di mezzo il lavorare. Se gli appalti si fanno e le aziende lavorano – ha spiegato – si rispettano i tempi, oppure è  chiaro che questi problemi non li risolveremo mai. Sull’aeroporto di Reggio Calabria il Mit è impegnato per  dare risposte concrete in tempi brevi. Enav ed Enac stanno elaborando una apposita procedura di  avvicinamento pista da testare sia al simulatore, sia in volo».

«Un iter in linea con quanto detto dal Ministro Matteo Salvini. Se i test daranno gli esiti positivi che auspichiamo – ha concluso – si potrà consentire una migliore operatività e  capacità dello scalo, a fronte della complessità tecnica per l’orografia del territorio».

«Ciò di cui abbiamo bisogno, non è una politica di assistenzialismo, ma  una politica che accompagni la crescita del nostro territorio», ha esordito Domenico Vecchio, presidente di Confindustria Reggio nell’introdurre la discussione. Vecchio, infatti, ha ricordato che «la Città Metropolitana di Reggio Calabria  ha il secondo porto più importante d’Europa, Gioia Tauro, uno dei più  importanti attrattori di investimenti».

All’attenzione del ministro, dunque, è stata portata la volontà di «dare sviluppo al territorio – ha detto Vecchio – e dare una dignità ai nostri giovani,  affinché trovino lavoro e possano rimanere qui nella loro terra, per sviluppare le bellezze e tutte le potenzialità  che questo territorio offre».

Al tavolo presente anche il Presidente di RFI, Dario Lo Bosco.

«Il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane è felice e  disponibile – ha ricordato – a realizzare quelle infrastrutture necessarie ad ottimizzare la crescita sostenibile del sud del paese, e con esso dell’Europa. Il corridoio Palermo/Helsinki, finalmente vede il sud protagonista, la Sicilia, la Calabria, ma anche le altre regioni del Mezzogiorno d’Europa. Il sud diventa strategico nel Mediterraneo, ed il porto di  Gioia Tauro, leader nel sistema infrastrutturale della logistica integrata».

«Fondamentale, quindi – ha concluso – lavorare, affinché anche le aree interne, possano essere prospettiva di sviluppo sostenibile integrato digitale». (rrc)