«Povera Reggio e povera Calabria!» ha dichiarato il massmediologo e giornalista Klaus Davi, rivolgendosi duramente alla Giunta comunale di Reggio, guidata da Giuseppe Falcomatà, composta da «maldestri ventriloqui pilotati da vari padrini ‘spirituali’, spalleggiata da alleati ‘volonterosi carnefici’ che hanno azzerato l’opposizione con i mezzucci burocratici che ben conosciamo».
«Stiamo assistendo – ha aggiunto Davi – a rivolte di piazza a Palermo come a Catania e i maldestri ventriloqui pensano a spartirsi le poltrone. La città è nuovamente invasa dai rifiuti, l’aeroporto chiude decretando la condanna a morte di ogni aspirazione turistica della città dello Stretto, gli operai non vengono pagati e le reggine e i reggini devono assistere allo spettacolo auto compiaciuto dei vari ‘Ken’ o delle varie ‘Barbie’ intenti a spartirsi le poltrone».
«Una indifferenza stupida e miope – ha proseguito Davi – che ricorda molto da vicino quella di Maria Antonietta prima della rivoluzione francese… Falcomatà ha promesso 200 milioni in campagna elettorale per Reggio, promesse false che si riveleranno fatali come le famose ‘brioches’ parigine. Ma nessuno ha visto una lira, una colossale presa per i fondelli. I commercianti le Pmi, gli artigiani sono azzerati dal Covid, e condannati a morte dalla crisi economica e la ‘Seconda Giunta Falcomatà’ se ne frega».
«E, naturalmente – ha concluso il massmediologo – Marco Minniti docet, incolperanno i cittadini o il crimine organizzato se qualcuno tenterà di manifestare il proprio dissenso come già stanno iniziando a fare solo perché non sanno gestire l’emergenza. Povera Reggio e povera Calabria!». (rrm)