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La calabrese Giusy Utano nella sede Rai di Reggio Calabria

La calabrese Giusy Utano nella sede Rai di Reggio Calabria

di PINO NANOSi rafforza sempre di più la sede Rai di Reggio Calabria, anche questa una scelta strategica fortemente voluta dal direttore della testata giornalistica regionale Alessandro Casarin che ancora una volta ha scelto il meglio possibile, e che alla crescita della sede calabrese ha sempre dedicato grande attenzione e grande sensibilità.

Dal primo febbraio, quindi da giovedì prossimo, prende servizio alla sede RAI di Reggio Calabria la giornalista Giusy Utano, volto notissimo in città per via dei suoi trascorsi di cronista freelance in città, e soprattutto per via delle sue mille relazioni professionali costruite in tutti questi anni lavorando per la Rai e coprendo l’intero territorio provinciale. Con il suo arrivo salgono ora a 3 i giornalisti in servizio nella città dello Stretto, Pino Guglielmo, Mario Meliadò e lei, Giusy Utano.

Per Giusy Utano è in realtà quello di oggi un ritorno a casa, dopo aver lavorato prima nella redazione giornalistica di Campobasso, Rai Molise, e poi subito dopo nella redazione giornalistica della sede Rai di Bari, Rai Puglia, dove le era stato affidato il compito delicatissimo di seguire uno dei territori più difficili della regione, il comprensorio tra Trani Barletta e Andria e dove in questi ultimi mesi ha seguito i casi più delicati e le inchieste più scottanti di cronaca nera, terra da sempre governata e controllata dalla Sacra Corona Unita. 

La storia professionale di Giusy Utano è una di quelle storie che sembrano uscite dai vecchi manuali di giornalismo, nel senso che lei arriva a fare la giornalista della Rai dopo anni e anni di lavoro durissimo, di chilometri macinati per strada, di testimonianze e di vicende vissute con la propria macchina da presa tra le più eclatanti degli ultimi anni, una free lance senza orari e senza paura, che ha sempre portato a casa il prodotto che i vari capi redattori le chiedevano ogni giorno.

Un racconto professionale che inizia per lei nel 1999 sono gli anni in cui lei frequenta la facoltà di Giurisprudenza all’Università perché ha un sogno segreto nel cassetto, che è quello di diventare un magistrato. Ma in quegli anni parallelamente decide anche di seguire un corso per “guida subacquea esperta”, più esattamente per “guida subacquea specializzata in video riprese”, proprio per via di una insana passione che la ragazza ha nei confronti del mare e del mondo sottomarino. Ma come darle torto? per una giovane donna che come lei vive la sua infanzia e la sua giovinezza di fronte allo stretto di Messina, con questo mare ineguagliabile che visto dal lungomare di Reggio Calabria sembra ancora più bello di quanto in realtà già non lo sia.

Concluso il suo bel corso di “riprese subacquee” Giusy decide allora di mettere a frutto la sua esperienza “sottomarina”, e questa volta fuori dall’acqua, incominciando così a girare le sue prime immagini e i suoi primi filmati tra la gente e in città.

Mesi e mesi di lavoro senza un attimo di sosta, alla fine diventa così padrona della sua macchina da presa che decide di dar vita alla sua “società di produzione televisiva”, e arrivano le prime collaborazioni importanti. Prima fra tutte, la storica emittente televisiva “Reggio Tv” di Reggio Calabria, dove Giusy racconta nei fatti e grazie alle sue immagini la vita reale della sua città natale.

Poi un giorno le capita “l’incontro della vita”. È l’agosto del 2005 quando per via di una pura coincidenza gli capita di incontrare e conoscere un giornalista della Rai, Alfredo Di Giovampaolo, allora lui era in forza alla Tgr di Potenza, quindi Rai Basilicata, e che durante un’immersione subacquea con telecamera al seguito, resta colpito dalle immagini girate da Giusy sui fondali di Scilla, tanto da consigliarmi di provare a rivendere il materiale raccolto alla redazione giornalistica di Rai Calabria.

Le cose nella vita a volte accadono per caso. La giovane free lance si presenta negli studi di Viale Marconi a Cosenza e propone le immagini girate. 

«Parte così la mia stagione Rai – racconta oggi –, e grazie al rapporto di fiducia che riesco ad instaurare con la redazione tutta di Cosenza il mio excursus professionale è un crescendo di incontri, esperienze, inchieste, interviste, dossier e riprese di ogni genere sui grandi fatti di cronaca dell’intera provincia reggina. Una professione non facile, o meglio un mestiere difficile, fino a quel momento sconosciuto almeno per me, ma in realtà non mi sono mai fermata o rassegnata. Sono andata avanti dritta per la mia strada, con grande determinazione e soprattutto con una passione immensa che mi bruciava dentro».

Nel frattempo, Giusy trova anche il tempo e la voglia di concludere i suoi studi universitari, e nel 2006 si laurea in giurisprudenza. Non contenta di questo, due anni dopo si presenta all’esame di stato per l’abilitazione di avvocato e diventa anche avvocato.

In Rai intano la chiamano per coprire mille avvenimenti diversi, e questo la costringe a mollare le sue prime collaborazioni. Lascia Reggio Tv, rinuncia alle commesse di Mediaset, arrivate subito dopo, e si tuffa anima e corpo nel rapporto esclusivo con “mamma Rai”.

Prima diventa giornalista pubblicista, poi nel 2013 diventa giornalista professionista, e da qui il passo successivo è il riconoscimento da parte dell’azienda di un contratto definitivo, cosa che arriva ufficialmente il 6 marzo del 2018.

«Prima destinazione – dice Giusy – Rai Molise, data di assunzione 8 marzo 2018, dove ad accogliermi trovo Giancarlo Fiume, caporedattore del tempo e con cui sin da subito si crea un’intesa professionale importante, che sarà poi determinante nella scelta successiva, quando ad ottobre del 2021, su mia espressa richiesta per esigenze del tutto personali, vengo trasferita in Puglia, e dove chiedo di poter essere trasferita anche perché sapevo di ritrovare a Bari lo stesso Giancarlo Fiume che nel frattempo aveva lasciato Campobasso per tornare nella sua sede i origine che era appunto Bari».

Giusy Utano si fa in Puglia altri tre anni e mezzo pieni. Durissimi. Esaltanti, dice lei. Complessi sotto tutti i profili, finché il mese scorso non decide che anche per lei è arrivato il momento di una sintesi finale. Nonostante abbia sempre avuto con la sede RAI di Bari un feeling del tutto speciale, chiede al direttore di Testata Alessandro Casarin di poter tornare a casa, e questa volta a Reggio Calabria.

Immediata e velocissima la risposta del direttore della TGR, che probabilmente non vede l’ora di rafforzare la sede RAI distaccata a Reggio Calabria e dove una sola unità forse non basta a coprire un territorio così vasto e complesso come lo è la città dello Stretto.

Da giovedì prossimo quindi, primo febbraio 2024, la giornalista Giusy Utano torna a Reggio Calabria, «da dove sono partita nel lontano 2005». Corsi e ricorsi della storia. (pn)

[Courtesy Giornalistitalia]