La Calabria è decima, in Italia, nell’utilizzo del Superbonus 110%, con un «aumento significativo nell’ultimo mese, sia quantitativo (+27%) che di importo (+32%) degli interventi agevolati, che fa ben sperare in una ripresa del settore». Lo ha reso noto Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria, nel commentare le analisi elaborate dall’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili Ance su dati Enea – Ministero dello Sviluppo Economico.
Sul territorio calabrese, al 1° luglio son partiti 1165 interventi certificati (con almeno un’asseverazione protocollata) per un ammontare di 161 milioni di euro, superiore quindi ai 916 interventi per un ammontare di 122 milioni di euro emersi con la precedente rilevazione dello scorso 3 giugno. Una performance questa, che colloca la Calabria al decimo posto nella classifica delle regioni italiane, guidata dalla Lombardia con 3293 interventi per un ammontare complessivo di 507 milioni di euro. La crescita dell’importo complessivo testimonia come, dopo mesi di preparazione stanno aumentando soprattutto, gli interventi riguardanti i condomini, che sono arrivati a rappresentare, in termini di importo, oltre il 40% circa del totale.
«La forte accelerazione osservata nell’ultimo mese nell’utilizzo della misura fiscale – ha sottolineato il presidente Perciaccante – porta a confermare la stima di circa 300 milioni di euro di spesa complessiva a fine 2021 in regione. In virtù delle molteplici e importanti connessioni del settore con tutta la sua lunga filiera, tale maggior ammontare prodotto nelle costruzioni potrà generare un effetto sull’economia calabrese di circa 1 miliardi di euro. A ciò si aggiungano anche le importanti ricadute sull’occupazione, con un incremento considerevole dei posti di lavoro nelle costruzioni nel 2021 e nei settori ad esso collegati».
«In considerazione del fatto – ha aggiunto – che il settore edile rappresenta un volano strategico in questa fase di ripartenza, continueremo a batterci con forza per ottenere la proroga del Superbonus almeno fino al 2023, anche per permettere alla misura di dispiegare tutto il suo potenziale dopo una partenza frenata da tante farraginosità procedurali e ostacoli burocratici».
Un’altra buona notizia, per il settore, arriva dall’introduzione da parte di Governo e Parlamento di un emendamento al decreto Sostegni-bis che prevede una misura di compensazione per le imprese in tema di caro materiali.
«Si tratta di un intervento – ha proseguito il presidente di Ance Calabria – che va nella direzione indicata da Ance, di istituire un fondo ad hoc per ristorare le imprese, al quale si potrà attingere per rincari superiori all’8%, riscontrati dal Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile nel primo semestre del 2021. È un successo del nostro sistema associativo che nelle scorse settimane si è mosso compatto con un forte pressing su tutti i decisori pubblici e un’efficace campagna di comunicazione per evidenziare con forza il problema e sollecitare una pronta risposta. Continueremo a seguire con attenzione il tema ed a monitorare l’andamento della misura, che ora passa al vaglio del Senato, finché non sarà realmente operativa e capace di erogare alle imprese i ristori che spettano loro».
«Così come si insisterà con il Governo – ha concluso – affinché preveda analoghe misure di compensazione e meccanismi di revisione dei prezzi nel settore dell’edilizia privata, anche al fine di consentire la prosecuzione degli interventi legati al Superbonus 110 per cento». (rcs)