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La Notte dei Ricercatori

La Calabria in mondovisione con La Notte dei Ricercatori, che registra numeri da record

Un’edizione, quella di quest’anno, de La Notte dei Ricercatori – SuperScienceMe – REsearch is your R-Evolution, che ha registrato numeri da record, grazie al nuovo format digitale che ha permesso alle persone di tutto il mondo di seguire l’evento scientifico di Calabria e Basilicata.

Una vera e propria esperienza scientifica promossa dall’Università della Calabria, Università Magna Graecia, Università Mediterranea, Università degli Studi della Basilicata, Cnr (istituti Itm, Iia, Icar, Iit, Isac, Imaa, Ism, Ispc) e Regione Calabria che, nella giornata di ieri, ha proposto ai visitatori virtuali una diretta di 15 ore dedicata al viaggio nel tempo, dalla Preistoria al Futuro e che, solo a inizio giornata, ha contato 400 classi e 2500 visitatori registrati. Numeri che sono poi aumentati nel corso nella manifestazione e che hanno determinato, fra le altre cose, un   incremento dei follower sui social del 1000 per cento.

Numeri altissimi, se si considera che, fino all’anno scorso, si sono sfiorati numeri da capogiro come 60mila presenze e 16mila registrazioni delle scuole, e per cui gli organizzatori hanno espresso grande soddisfazione per una Notte che non solo ha lasciato il segno, ma che apre a nuovi orizzonti e modalità di diffusione della scienza, inaugurando un nuovo corso.

Notte dei Ricercatori 2020

Quattro gli studi tv operativi, troupe in tutti i laboratori e strutture degli enti di ricerca della Notte per una carrellata di esperimenti e dimostrazioni per i target kid, junior e family, due ospiti di fama internazionale, e cioè la biologa Barbara Gallavotti che ha parlato di virus, batteri e di grandi battaglie contro le pandemie della storia, e l’astronauta Paolo Nespoli che ha fatto sognare bambini e adulti con i suoi racconti “spaziali”.

E ancora, tanto divertimento grazie alle attività di edutainment con i laboratori e le performance di Leo Scienza; trasferimento di conoscenza con i corner dedicati a fornire informazioni su programmi di finanziamento europei, nazionali e regionali; valorizzazione dell’innovazione con lo spazio dedicato alle spin-off nate dalla ricerca; attività di inclusione sociale per i piccoli pazienti della Pediatria dell’Ospedale di Cosenza, per i migranti, per i Poli Universitari Penitenziari. All’insegna della natura inclusiva della Notte dei Ricercatori, tutta la diretta è stata tradotta in Lis (Lingua Italiana dei Segni) dall’Ente Nazionale Sordi (Ens) – Sezione Provinciale Cosenza.

Notte dei Ricercatori 2020

A guidare i fruitori in questa avventura volta a dimostrare come l’evoluzione scientifica determinata dal lavoro degli scienziati sia fondamentale per il mondo, è stata la supereroina narrativa “SuperScienceMe”, interpretata dall’attrice Marilena Morabito.

In serata si è svolto lo Science Show, il contest volto a premiare il miglior comunicatore/divulgatore di un progetto scientifico degli enti di ricerca della Notte. Si sono sfidati 14 ricercatori e a vincere è stato Francesco Mauriello dell’Università Mediterranea con il progetto Watch. Durante lo show, condotto dal divulgatore scientifico Marco Merola, le performance artistiche della cantautrice Marina Rei, l’intervista ad Adrian Fartade, divulgatore scientifico, youtuber e scrittore, e a Dario De Luca, attore, regista teatrale, drammaturgo e pedagogo.

Un viaggio nella storia della scienza, quello proposto da SuperScienceMe, che continua. Questo uno dei grandi punti di forza dell’iniziativa. Perché con la diretta di ieri è iniziato un percorso di trasferimento di conoscenza che, alimentato nel tempo, rimarrà fruibile per le scuole e per tutti i tipi di fruitori. Basterà raggiungere la sezione “Macchina del tempo” della piattaforma www.superscienceme.it per guardare i tantissimi video di esperimenti, dimostrazioni e visite virtuali di musei e laboratori, a cura dei ricercatori di Unical, Magna Graecia, Mediterranea, Unibas e Cnr.

Questi video, disponibili anche sulla pagina youtube dell’Università della Calabria – SuperScienceMe, sono a disposizione delle scuole, che potranno utilizzarli anche per la didattica a distanza, e in generale per tutti gli interessati alla scienza.  (rrm)

In copertina, De Bartolo, Cnr, e Delegato Unical Valentini