;
Paolo Serrao

La musica sinfonica conquista Filadelfia

Grande successo, a Filadelfia, per la seconda serata del Memorial Paolo Serrao, organizzato dall’Associazione Profilos, che ha visto, protagonista, la musica sinfonica eseguita dall’Orchestra Filarmonica della Calabria.

Dalla vivacità della “Gazza Ladra” alla potenza della “Forza del Destino”, dai respiri di Leoncavallo al vigore dalla Sinfonia inedita del Serrao. La serata del 6 agosto non ha fatto mancare nulla al numerosissimo pubblico presente nella splendida Piazza di Filadelfia per il secondo appuntamento del “Memoria di Paolo Serrao”.

L’Orchestra Filarmonica della Calabria, composta da circa 50 elementi, ha eseguito un programma di grandissimo spessore artistico, comprendente le più belle ouverture d’opera di Rossini e Verdi, come “La Gazza ladra”, “Guglielmo Tell”, la “Forza del Destino”, “Nabucco” nonché l’intermezzo dall’opera “Pagliacci” di Leoncavallo e la primizia del “Notturno op. 70 Giuseppe Martucci, una perla musicale fin poco conosciuta.

La serata, condotta abilmente dal giornalista Ugo Floro, ha avuto il suo climax quando è stata eseguita la Sinfonia in La Maggiore del 1855 di Paolo Serrao, appositamente “trasferita” dalle pagine del manoscritto originale ed eseguita per la prima volta nella sua forma originale sotto la magistrale interpretazione e conduzione del Maestro Francesco Caruso. Ad inizio serata, gli interventi del presidente della Profilos, l’associazione proponente il progetto, avv. Gabriele Runca, dell’avv. Bruno Caruso, assessore al bilancio e alla promozione del territorio e del vicepresidente della Provincia di Vibo Valentia, Domenico Anello, che hanno sottolineato in perfetta simbiosi, l’altissimo livello culturale della serata, la volontà di proseguire nell’opera di ricerca e riscoperta delle opere del Maestro Serrao, con il sostegno degli Enti locali, ricordando, infine, gli altri appuntamenti previsti dal progetto.

La serata si è conclusa con il bis della Sinfonia, a cui il generoso pubblico presente ha tributato un fragoroso e prolungato applauso. (rvv)