La parità salariale è legge e da gennaio 2023 sarà in vigore la certificazione sulla parità di genere per premiare le aziende virtuose e concedere sgravi per le aziende. La notizia ha avuto una forte eco nella Città Metropolitana di Reggio. «Una splendida notizia per il nostro Paese, una conquista di dignità e di civiltà per il sistema» – hanno dichiarato il sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, il delegato alle Pari Opportunità Filippo Quartuccio e la Presidente della Commissione Pari Opportunità di Palazzo San Giorgio Lucia Nucera salutando positivamente l’approvazione in Senato della legge che introduce una serie di modifiche ed integrazioni al Codice sulle pari opportunità tra uomo e donna, in particolare con riferimento all’ambito lavorativo per l’azzeramento delle differenze retributive di genere.
«Secondo i dati Istat pubblicati nei mesi scorsi – si legge in una nota congiunta – sono tantissime le donne licenziate nel periodo postpandemico, mentre è ancora molto presente l’assurda discriminazione del gap salariale tra uomo e donna. Una piaga sociale enorme, quella della discriminazione di genere in ambito professionale, che va assolutamente arginata e superata e che questa legge si prefigge di azzerare introducendo una serie di misure premiali che puntano a rimuovere concretamente le discriminazioni salariali e favorire l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro.
«La certificazione sulla parità di genere, che sarà in vigore dal prossimo gennaio 2022, gli sgravi fiscali per le aziende che rispettano la parità salariale, le premialità nei bandi per le aziende virtuose sulla parità salariale, le modifiche sulle discriminazioni dirette e indirette nell’organizzazione del tempo e nelle modalità di lavoro, gli obblighi sulle quote di genere nelle società partecipate, sono provvedimenti concreti che vanno nella direzione di favorire l’accesso e la tutela dei diritti delle donne in ambito lavorativo, a cominciare dalla riduzione del gap salariale.
«Un risultato che è frutto del lavoro straordinario promosso in sede parlamentare dalla prima firmataria della legge, la deputata Pd Chiara Gribaudo, e da tutti coloro che hanno consentito di arrivare ad una votazione unanime del testo, che ha raccolto il consenso trasversale di tutte le forze politiche proprio per la sua straordinaria importanza. In questo senso – concludono Falcomatà, Quartuccio e Nucera – siamo felici di poter sottolineare questa pagina positiva dell’attività parlamentare che speriamo possa avere una concreta incidenza sulla vita professionale di milioni di donne nel nostro Paese». (rrc)