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Talarico

La Regione ottiene il giudizio di parificazione dalla Corte dei Conti

La Regione Calabria ha ottenuto il giudizio di parificazione sul rendiconto generale del 2019 da parte della sezione di controllo della Corte dei Conti.

Soddisfatto l’assessore regionale al Bilancio, Francesco Talarico, sottolineando che «non è stato semplice, ma abbiamo lavorato con impegno e dedizione per raggiungere un risultato che avrà indubbie ricadute positive sui conti della Regione».

«Desidero ringraziare – ha continuato Talarico – il dirigente generale del dipartimento competente, Filippo De Cello, e suoi collaboratori per il lavoro svolto con abnegazione e professionalità. Gli ultimi due giorni sono stati particolarmente importanti per la nostra Regione: ieri, l’approvazione in Giunta del Defr e del Bilancio di previsione 2021-2023; oggi, il giudizio di parifica della Corte dei conti. Sono due traguardi fondamentali che porteranno a un utilizzo appropriato ed efficace dei fondi pubblici e a una regolarità dell’azione amministrativa. Questo risultato testimonia la lungimiranza del presidente Jole Santelli, la quale, fin dal suo insediamento, ha portato avanti una chiara azione riformatrice, considerata non più rinviabile per la Regione».

«Nello specifico – ha spiegato Talarico – sono state ridotte le criticità, rilevate dalla Corte dei conti in occasione del precedente giudizio di parifica, in merito alla lenta riscossione dei crediti vantati nei confronti dei Comuni. Il giudizio positivo della Corte dei conti ha tenuto conto, infatti, delle azioni che l’attuale Giunta, oggi guidata dal presidente ff Spirlì, ha posto in essere nell’anno 2020. La magistratura contabile ha inoltre riconosciuto l’impegno profuso dalla Regione per garantire gli equilibri di bilancio, la serietà delle rigorose misure adottate per far fronte ai danni prodotti in anni lontani e ha preso atto che la Regione, malgrado le evidenti difficoltà create dall’epidemia in corso e dal lockdown, ha correttamente adottato tutte le misure conseguenziali richieste in sede del Giudizio di parifica del rendiconto dell’anno 2018».

«Sull’esito del giudizio – ha sottolineato ancora Talarico – ha influito in maniera rilevante la cessazione della gestione sostitutiva del servizio dei rifiuti, con il passaggio della gestione dello smaltimento dei rifiuti agli Ato. Questo non significa che i problemi siano stati totalmente risolti, ma che si è sulla strada giusta per rimediare rispetto all’atteggiamento troppo indulgente che la Regione ha avuto, nel corso del tempo, nei confronti degli enti locali debitori. Il monito nei confronti della Regione, infatti, riguarda la necessità di continuare a percorrere la virtuosa strada intrapresa: l’amministrazione non può dunque esimersi dal monitorare il rientro dei crediti e, sebbene sia impopolare, dall’azionare ogni forma di tutela (anche coattiva) del credito, continuando a pretendere che i Comuni onorino i propri debiti».

«A tale proposito – ha proseguito l’assessore – vorrei ringraziare tutti quei sindaci che hanno colto l’importanza di aderire alle anticipazioni di liquidità previste dalla normativa statale attraverso le quali non solo hanno iniziato il risanamento dei propri bilanci, ma hanno anche ridotto le criticità evidenziate dalla Corte dei conti. Purtroppo è emerso, con evidenza deflagrante, che il vero “problema” è la sanità: interessi moratori elevati, gestione inefficiente, assistenza sanitaria al di sotto dei livelli minimi e conseguente negazione del diritto dei diritti, ovvero quello alla salute. Il commissariamento decennale non solo non è servito a risolvere alcuni annosi problemi della nostra sanità, ma troppo spesso li ha, paradossalmente, aggravati».

«Ciononostante – ha concluso Talarico – sono convinto che sia assolutamente fondamentale collaborare fattivamente con il nuovo commissario, Guido Longo, per costruire, in piena sinergia, un percorso che, attraverso l’aiuto dello Stato, ci permetta di raggiungere il tanto atteso risanamento finanziario, condizione necessaria per restituire ai cittadini calabresi il sacrosanto diritto di usufruire di un sistema sanitario adeguato e in linea con il resto del Paese». (rcz)