DOPO IL CAOS DEL BANDO GRANDI EVENTI, NUOVA CLAMOROSA GAFFE DALLA GIUNTA DI GERMANETO SU VIBO;
festival Leggere&Scrivere Vibo Valentia

REGIONE SABOTA CULTURA E SPETTACOLO
NIENTE FONDI PER “LEGGERE&SCRIVERE”

di ANTONIETTA MARIA STRATI – «È stato bello il Festival Leggere & Scrivere Vibo Valentia finché è durato» ha scritto Gilberto Floriani, direttore artistico del Festival, rendendo noto che la prestigiosa kermesse, una delle più rilevanti e importanti a livello non solo territoriale, ma anche nazionale, quest’anno non si farà, in quanto esclusa dai finanziamenti regionali.

C’è amarezza, tanta, troppa, per una manifestazione che, negli anni, ha reso Vibo Valentia – e la Calabria – il centro culturale per eccellenza dei libri e della cultura, che ha fatto registrare 30 mila presenze condensate in pochi giorni di appuntamenti che ha fatto arrivare personalità di spessore in quella che, quest’anno, è definita la Capitale Italiana del Libro 2021. Un vero e proprio paradosso, che rende Vibo e i suoi cittadini orfani proprio di quel festival che meglio rappresenta il suo essere Capitale del Libro.

Floriani, in un post su Facebook, ne ha spiegato le motivazioni: «Potrà accedere al contributo 2021 solo chi sarà in grado di presentare un progetto di almeno 350.000 euro. Sarà concesso un contributo massimo di 210.000 euro e riconosciuti costi in natura per 52.500 euro, mentre 87.500 dovranno essere a carico del proponente, di sponsor e sostenitori vari. Vanno sul sicuro solo i percettori di contributi ministeriali (Fondo Unico Spettacolo) che non fanno cumulo. Una differenza di trattamento non da poco. A queste condizioni difficilmente un festival letterario che non gode del Fus potrà essere finanziato».

«Era meglio quando era peggio. Consoliamoci con la Capitale del libro; domani (o l’anno prossimo) speriamo sia un altro giorno. Ha da passá a nuttata!» ha concluso, con una nota di amarezza, condivisa da tantissimi utenti di Facebook, ma anche da politici e non, che hanno deciso di mobilitarsi per una raccolta fondi, per permettere l’edizione 2021.

«C’è stata una reazione fortissima e inaspettata. Troveremo il modo per organizzare la kermesse. Il festival si farà con o senza fondi pubblici» ha dichiarato Floriani a Il Vibonese.

Il sindaco di Vibo, Maria Limardo, che ha sottolineato come «la mia città non può perdere il Festival Leggere&Scrivere, che è uno degli eventi culturali maggiormente qualificanti».

«Il Comune, oggi Capitale Italiana del Libro – ha aggiunto – farà la sua parte per sostenere l’impegno economico occorrente. Sono certa che si uniranno molti sostenitori ed estimatori per raggiungere la cifra necessaria affinché il Festival possa proseguire anche per l’anno 2021».

Anche il senatore di Forza ItaliaGiuseppe Mangialavori, ha sottolineato come la chiusura del Festival Leggere & Scrivere «è una possibilità che né Vibo Valentia né la Calabria possono permettersi».

«Il Festival Leggere&Scrivere, per anni – ha ricordato Mangialavori – ha dato lustro alla città di Vibo, diventata in breve tempo il centro culturale più importante dell’intera regione, come dimostra anche la recente e prestigiosa proclamazione a Capitale del Libro 2021. Significa che rassegne come Leggere&Scrivere sono riuscite, in pochissimo tempo, a catalizzare l’attenzione nazionale e a imporsi come luoghi fondamentali per la letteratura e la saggistica, italiane ed estere».

«Un patrimonio del genere non può andare perduto, per nessuna ragione – ha detto ancora –. Secondo quanto affermato dal direttore artistico del Festival, Gilberto Floriani, servono poco meno di 90 mila euro per consentire la prosecuzione della kermesse. Credo, quindi, che sia arrivato il momento della responsabilità collettiva».

Da qui, l’appello a tutti gli imprenditori, vibonesi e non, «affinché vogliano contribuire – ognuno secondo le proprie possibilità – al raggiungimento della cifra necessaria per assicurare lo svolgimento del Festival anche nel 2021. Per quanto mi riguarda, da parlamentare, imprenditore e cittadino, sono pronto a fare la mia parte e a dare il mio contributo. Spero che tanti altri estimatori del Festival possano fare lo stesso. Non è troppo tardi: Vibo non merita di perdere uno dei suoi principali attrattori».

Il consigliere regionale Giuseppe Aieta, ha definito incredibile «che l’edizione 2021 del Festival Leggere&Scrivere non si farà. E sapete perché questa notizia assume una dimensione drammatica? Perché questo festival si organizza a Vibo che è la “Capitale italiana del Libro”».

«Cioè – ha proseguito – la Regione non trova 100 mila euro da destinare ad un evento che assume carattere nazionale. Allora utilizzerò, al contrario, lo schema che utilizzano i sindaci bravi del “com’era e com’è” per comparare ciò che avveniva prima, e cioè all’epoca della Giunta Oliverio, e ciò che avviene adesso con la Giunta Spirlì. Uno schema al contrario perché di solito i sindaci fanno vedere com’era la città e come l’hanno trasformata in meglio».

«Nel primo anno di legislatura (2015), la Regione Calabria, con bando pubblico – ha spiegato Aieta – impegnò una somma di quasi 4 milioni di euro finanziando 44 Eventi Culturali. Nel 2016, sempre con bando pubblico, furono finanziati 80 Eventi Culturali per una somma di circa 6 milioni di euro. Nel triennio 2017/2019 la Giunta di Mario Oliverio si inventò una idea geniale sostenendo 13 Grandi Festival di valenza internazionale per 7 milioni di euro, 86 eventi e progetti culturali storicizzati di richiamo nazionale sul territorio regionale per circa 20 milioni di euro, 70 dei quali triennali con 110 mila euro a festival, 104 eventi di carattere regionale per circa 3 milioni di euro e 197 eventi innovativi per circa 4 milioni di euro. Per non citare tutti gli eventi finanziati con la Legge 13. Non solo! Furono finanziati teatri, mostre, cinema. E poi le biblioteche! E qui mi consentirete di citare le 2 biblioteche del Santuario di San Francesco di Paola la cui realizzazione ha superato la fantasia».

«Ritornando, dunque, allo schema utilizzato dai bravi sindaci del “com’era e com’è” – ha detto ancora – vi do un dato che non ha bisogno di commenti: la nuova Amministrazione regionale si è distinta per aver speso circa 2 milioni di euro per uno spot di 4 minuti, di cui non si conosce l’utilità e l’esito. Per non parlare del bando Grandi Eventi del 2020 finanziato con soli 2 milioni di euro, finito in ricorsi al Tar e denunce in Procura, a causa di gravissime irregolarità. Per il 2021, il presidente facente funzioni, Spirlì, ha annunciato Urbi et Orbi di aver finanziato un bando per Grandi Festival con 1.300.000 euro, per un massimo di 210 mila euro a Festival».

«Dunque, 6 festival a fronte dei 99 dell’Amministrazione Oliverio – ha detto ancora Aieta –. Un disastro per i Comuni, abituati, nel quinquennio di Mario Oliverio, a programmare eventi di qualità che oggi si vedono costretti ad arretrare la loro offerta culturale; per le imprese dello spettacolo, che in questo delicato momento di crisi avevano necessità di maggiore solidarietà istituzionale; per i calabresi, che dovranno prepararsi ad una stagione triste, senza qualità; per i nostri ragazzi, a cui sarà negato il diritto di godere della bellezza dei concerti, del teatro, dei libri, delle mostre».

«Una stagione che si preannuncia sciapa – conclude Aieta – senza sale, e per di più dannosa per l’economia di tante imprese costrette a rimanere impantanate nella crisi a causa di una politica senza visione e senza respiro».

Per Francesco Pungitore, presidente della Consulta comunale della Cultura di Chiaravalle Centrale, «è un dovere collettivo e condiviso contribuire fattivamente, con coraggio, per far sì che l’edizione 2021 di Leggere&Scrivere e quelle future possano vedere la luce».

«Tocca a tutti noi – ha detto – coinvolgere e alimentare le risorse economiche necessarie ai fini organizzativi. Imprese, privati, comuni, associazioni, semplici cittadini: facciamoci sentire».

A confermare l’impegno di Chiaravalle Centrale per il Festival, la consigliera comunale delegata alla Cultura, Pina Rizzo, che ha sottolineato come la kermesse «pur svolgendosi prevalentemente a Vibo, non è legato alla sola città tirrenica, ma coinvolge tutto il territorio regionale, e dà lustro all’intera Calabria».

Il corpo consolare della Calabria del Touring Club Italiano, dopo aver espresso la «più ampia e  condivisa solidarietà a Gilberto Floriani», ha lanciato un appello al presidente f.f. Spirlì, per un intervento straordinario che  consenta la prosecuzione del festival anche per l’anno in corso.

«Tale appello – si legge in una nota – trova il suo fondamento nella funzione sociale della cultura ed in  particolare dei libri come strumento di crescita in particolare delle giovani  generazioni». (ams)