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sala consiglio regionale della Calabria

La Regione scrive al Governo indicando le possibili date per il voto

Il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, gli assessori regionali e i consiglieri regionali di maggioranza hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, al ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia e al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Oggetto della missiva, che domani, 10 novembre, il Consiglio regionale della Calabria si riunirà per l’ultima volta, non solo per prendere atto della morte della presidente Jole Santelli, ma anche per chiudere «la Legislatura con il congedo di tutti i Consiglieri, nel rispetto della Costituzione e delle Leggi nazionali e regionali vigenti, in ossequio alla volontà dei calabresi di tornare alle urne per eleggere un Presidente e un Consiglio pienamente legittimati».

Infatti, «l’improvvisa scomparsa – si legge nella lettera –  del presidente on. Jole Santelli ha fatto piombare la Calabria in una situazione drammatica, in coincidenza con l’arrivo della seconda ondata del Covid-19. L’impossibilità per l’amministrazione e per il Consiglio regionale, in carica solo per l’ordinaria amministrazione, di adottare provvedimenti all’altezza della sfida che abbiamo davanti, sarà certamente un ostacolo enorme per la gestione di questa fase delicata che vede la Calabria impegnata ad uscire al più presto dalla Zona Rossa».

«Un allungamento del vuoto istituzionale – continua la lettera – sarebbe devastante per la nostra Regione. Riteniamo che anche il Governo abbia interesse ad avere un interlocutore pienamente legittimato all’interno della Regione Calabria Conferenza Stato – Regioni, in modo da esaltare la leale collaborazione tra potere centrale ed autonomie locali».

«Pertanto – conclude la lettera – indichiamo quali possibili opzioni di voto, le date del 17, del 24, del 31 gennaio, o, come ultima ipotesi, del 7 febbraio. Siamo sicuri che il Governo non asseconderà strategie di parte, finalizzate a condizionare pesantemente le elezioni in Calabria, acuendo lo stato di incertezza e confusione istituzionale che rischia di provocare danni irreversibili al tessuto sociale ed economico della nostra Regione». (rrm)