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Gino Strada

La scomparsa di Gino Strada (1948-2021), un amico dei calabresi

Grande cordoglio e commozione anche in Calabria per la scomparsa del fondatore di Emergency Gino Strada, scomparso oggi. Il medico famoso in tutto il mondo pe rie sue campagne umanitarie e per aver fondato Emergency, era stato volontario a Crotone, nei mesi della pandemia, a gestire l’ospedale da campo, mostrando la grande professionalità ma soprattutto la grande generosità dei suoi collaboratori, impegnati a pieno a sostegno della popolazione nella prima fase del lockdown.

Gino Strada era stato anche indicato, in un primo momento, come commissario alla Sanità in Calabria, ma le polemiche emerse sulla scelta fecero optare per un impegno sul campo.

Il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, su Twitter, ha espresso a nome della Città Metropolitana e suo personale la «grande tristezza per la scomparsa di #GinoStrada , una persona straordinaria che con #Emergency ha dedicato la sua vita al servizio degli ultimi. Come dimenticare quando nel pieno dell’emergenza covid non esitò un istante a lanciarsi in prima linea per dare una mano alla #Calabria».

Il sindaco di Rende Marcello Manna lo ricorda come “partigiano della pace”. «Medicina accessibile a tutti: questo ciò che Gino Strada ha perseguito lungo tutto il cammino della sua breve vita. Lo ha fatto percorrendo chilometri di strade sterrate, dimenticate da Dio, ma non dalla mano prevaricatrice dell’uomo.
Dalla nera Africa, passando per il continente asiatico, il Sud America, Gino Strada ha prestato soccorso, costruito ospedali, portato conforto a qualsiasi latitudine le guerre avessero portato distruzione.
Non era pacifista, Gino Strada, era contro la guerra, anche quella silente che ha portato in Calabria a distruggere la sanità pubblica.
Anche in nostro soccorso era giunto, ma combattere un sistema più forte di qualsiasi minareto, è impresa difficile. Arduo sconfiggere la mentalità ‘ndraghetista che percorre secoli di storia.
Che il suo impegno civile, il dar voce e sostegno agli ultimi sia universalmente riconosciuto.
Addio partigiano della pace: che la terra ti sia finalmente lieve e gli sguardi amorevoli dei tanti innocenti da te salvati ti accompagnino verso il tuo ultimo viaggio».