La sede della Camera di Commercio di Cosenza è diventata Palazzo dell’Economia. Un titolo conferito dal Consiglio camerale e che è stato suggellato con la scopertura della targa, simboleggiando l’importanza dell’ente quale pilastro dell’economia locale attraverso un impegno costante nel promuovere lo sviluppo e la crescita delle imprese del territorio.
La cerimonia di intitolazione della sede come “Palazzo dell’Economia” ha, dunqu,e sugellato il ruolo costante dell’ente quale promotore e soggetto cardine per lo sviluppo economico dell’intera provincia. Parole ribadite anche dal presidente Klaus Algieri, il quale ha sottolineato come «visto il ruolo che oramai ricopre la Camera di commercio di Cosenza nel territorio provinciale, nazionale e internazionale, il Consiglio camerale ha potuto intitolarne la sede quale “Palazzo dell’economia” e con piacere oggi – giorno di seduta consiliare – abbiamo scoperto la targa, autorizzata dalla competente Sovrintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio. Proprio nel 2024, infatti, ricorre Il 90mo anniversario del concorso per il progetto del “Palazzo dell’Economia Provinciale di Cosenza” bandito per la redazione del progetto definitivo della sede camerale».
La cerimonia è avvenuta esattamente un anno dopo l’importante riconoscimento che il Ministero della Cultura ha conferito alla Camera dichiarando la sede patrimonio di interesse culturale. Un decreto, questo, che attesta il valore storico e architettonico dell’edificio della Camera, rendendolo patrimonio nazionale tutelato dalle norme del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
L’edificio, progettato tra il 1934 e il 1941 dagli architetti Giorgio Calza-Bini, Mario De Renzi e dall’ingegnere Franco De Luca, è un notevole esempio del Movimento Moderno nell’Italia meridionale che mantiene intatti elementi architettonici di grande valore storico e artistico, che combinano stili futuristi, espressionisti e razionalisti. Con la presidenza Algieri numerosi sono stati gli interventi di rigenerazione dello stesso edificio, tutti condotti in stretta collaborazione con la Sovrintendenza: dai pannelli fotovoltaici che consentono non solo di risparmiare nel consumo ma anche di vendere energia elettrica, alla totale imbiancatura, all’eliminazione della copertura sugli antichi e pregiati pavimenti in marmo, al ripristino dei soffitti, alla digitalizzazione delle tre sale poste anche al servizio del territorio con adeguata regolamentazione, alla sistemazione del cortile interno, degli impianti in ottica di sostenibilità e molto ancora. (rcs)