di FRANCO BARTUCCI – Il ruolo della ricerca scientifica nella promozione della qualità dei prodotti Agroalimentari del territorio calabrese, su questo tema si è svolto, presso l’University Club dell’Università della Calabria, una giornata di studio promossa da UniCal- Quasiora e dal Crea (Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria).
L’iniziativa ha avuto una motivazione particolare legata alla presentazione delle attività del laboratorio “Quasiora” agli stakeholders del settore agroalimentare e di proporre un nuovo concetto di collaborazione tra istituzioni regionali, produttori ed enti di ricerca operanti nel comparto.
Il laboratorio Quasiora, il cui acronimo sta per QUAlità, SIcurezza ed ORigine degli Alimenti, istituito nel 2008 dal prof. Giovanni Sindona, scomparso tre anni addietro, fa parte della infrastruttura di ricerca diffusa denominata Agrinfra, finanziata dalla regione Calabria sui fondi Pac della comunità Europea. Esso è specializzato nello sviluppo di nuove metodologie di indagine chimica basata sulla spettrometria di massa, una tecnica di analisi molto accurata e specifica.
All’iniziativa, organizzata dal prof. Leonardo Di Donna, dalla dott.ssa Lucia Bartella e dalla dott.ssa Ilaria Santoro, ricercatori del Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche dell’Unical, e dal Centro Crea-Ofa di Rende, hanno partecipato, i rappresentanti delle associazioni di categoria, Confagricoltura, Coldiretti e Cia, il mondo della produzione olivicola, ed agrumicola e le istituzioni regionali rappresentate dall’Assessore all’Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione avv. Gianluca Gallo.
L’incontro si è aperto con un intervento del prof. Sebastiano Andò, professore emerito del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, il quale ha inteso commemorare il compianto Professore Giovanni Sindona, ideatore e fondatore del laboratorio Quasiora, attraverso la narrazione della ultraventennale collaborazione svoltasi tra i dipartimenti di Chimica e di Farmacia. Una collaborazione intensa svoltasi tra due accademici dell’UniCal, entrambi legati da una profonda amicizia e stima, oltre che della comune appartenenza di origine siciliana, la quale ha portato a un non trascurabile contributo necessario alla nascita dell’attuale corso di Laurea in Medicina.
Ai saluti istituzionali hanno partecipato il Prorettore Vicario dell’Università della Calabria, Prof. Francesco Scarcello, la Prof.ssa Anna Napoli, direttrice del Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche, e l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo; proprio l’intervento di quest’ultimo ha sottolineato come la ricerca scientifica applicata è diventata di fondamentale importanza per la crescita e lo sviluppo del comparto agroalimentare Calabrese: in particolare, l’assessore ha evidenziato la necessità di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per qualificare i prodotti tipici della nostra regione, a cominciare dall’olio di oliva e non tralasciando le produzioni agrumicole Calabresi tipiche quali il cedro, la clementina, il bergamotto ed il limone.
Il workshop è proseguito con la presentazione delle attività del Quasiora da parte del prof. Di Donna, responsabile del laboratorio, il quale prendendo spunto dal precedente intervento dell’Assessore Gallo, ha evidenziato come le nuove metodologie di spettrometria di massa sviluppate dal suo gruppo di ricerca siano in grado di incrementare il valore aggiunto dei nostri prodotti proponendo indagini chimiche specifiche su marker molecolari rappresentativi della qualità dell’alimento, che sono in grado di fornire una sorta di “distinguibilità” ai prodotti nostrani.
Le nuove metodologie di indagine chimica sono state applicate alla determinazione dei fenoli dell’olio extra vergine di oliva, al riconoscimento di marker nutraceutici nel bergamotto denominati HMG-flavonoidi, ed alla scoperta dei folati nel frutto del cedro e della clementina, quali nuovi principi attivi nutraceutici di grande interesse. L’intervento si è concluso con l’introduzione della tavola rotonda alla quale hanno partecipato il dott. Enzo Perri, del centro Crea-Ofa, la prof.ssa Donatella Armentano, delegata alle infrastrutture di ricerca ed ai laboratori dell’Università della Calabria, il dott. Angelo Adduci, presidente del consorzio del Cedro di Calabria, il dott. Antonino Sgrò, presidente della federazione dei dottori agronomi e forestali della Calabria, la dott.ssa Paola Granata, presidente provinciale della Confagricoltura e il dott. Nicodemo Podella, presidente regionale CIA.
Nella tavola rotonda, che ha visto la partecipazione attiva della platea, si è discusso della situazione attuale del settore agroalimentare calabrese e delle prospettive di sviluppo che può essere innescato dalla cooperazione tra mondo produttivo e ricerca. Il workshop è poi proseguito con le relazioni scientifiche che hanno visto gli interventi della dott.ssa Bartella, che ha illustrato le recenti ricerche del Quasiora effettuate nell’ambito dei progetti Psr Calabria – Misura 16.1, 16.2 in collaborazione con l’azienda agricola Pratticò e con il consorzio del cedro di Calabria, della dott.ssa Gabriella Lo Feudo, ricercatrice del Crea-Ofs di Rende che ha evidenziato le opportunità offerte dalle etichettature alimentari in materia di qualità, del dott. Enzo Perri, che ha descritto lo stato attuale della filiera olivicola Calabrese, ed infine del dott. Massimo Paturzo, Responsabile della gestione della proprietà intellettuale, dell’ufficio Area Ricerca, Innovazione e Impatto Sociale dell’Università della Calabria, che ha proposto una interessante presentazione sulle potenzialità offerte dal trasferimento tecnologico delle ricerche effettuate nell’università. (fb)