Anche quest’anno, la città di Lamezia Terme ha aderito alla campagna di sensibilizzazione Illumina Novembre di Alcasea Italia Odv, per la prevenzione del tumore al polmone.
Per l’occasione, bianco Alcasea ha illuminato la statua della Sirena Ligea (la melodiosa), rappresentante la personificazione della città di Terina sita su corso Numistrano a Nicastro – Lamezia Terme. Un faro che nella suggestività della piazzetta S. Domenico, accende dritto quella statua metà donna e metà uccello, con il solo fine di arrivare dritto alle coscienze ed ai cuori di coloro, la cui vista è rapita dal riflesso che nel buio della malattia seve a dare nutrimento alla luce della speranza.
Dall’ultima conferenza annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), tenutasi nella primavera scorsa, alla quale hanno partecipato migliaia di oncologi medici, chirurghi toracici, radioterapisti, ricercatori puri ed esperti in biotecnologie, delegati delle multinazionali del farmaco, da tutto il mondo, si è sollevata la precisa volontà di continuare il viaggio verso un mondo in cui nessuno muore di cancro ai polmoni.
Sono stati inoltre, comunicati aggiornamenti sull’immunoterapia e sulle terapie mirate alle molteplici mutazioni del cancro del polmone non a piccole cellule, mentre sono stati illustrati, per il cancro a piccole cellule, studi e sperimentazioni cliniche che potrebbero essere in grado di identificare nuovi “driver” oncogeni da colpire in un prossimo futuro.
Una ricerca scientifica che però deve essere supportata anche da una efficace campagna mediatica e sensibilizzazione sul tema. È in pratica un mondo intero che lavora per estirpare questa neoplasia tanto aggressiva, di cui però si parla molto poco nel nostro Paese, sia tra i mass media che tra la gente comune, come se, non parlandone, si volesse negare l’esistenza stessa del problema. Invece il problema esiste ed è in aumento tra non fumatori.
L’iniziativa di Alcase di illuminare di bianco, di rivestire con fiocchi/palloncini/nastri bianchi alcuni spazi del territorio italiano, sia esso pubblico che privato, nasce dalla volontà di far rumore e far parlare di cancro al polmone per accrescere la consapevolezza su tutto ciò che la malattia comporta, a livello individuale e sociale, e per sostenere i malati e le loro famiglie che stanno lottando contro un cancro del polmone. La luce bianca accesa vuol far luce però, anche ed in maniera incisiva sull’arma dello screening quale strumento per salvare migliaia di vite, educando sull’idea che la diagnosi non è una sentenza di morte e che l’attenzione mediatica si deve spogliare da miti e vecchie credenze, fornendo alla comunità degli ammalati solide motivazioni per un atteggiamento positivo e fiducioso.
Con l’impegno di tutti, la neoplasia polmonare potrà diventare una malattia che non fa più paura. Con l’impegno di tutti, impareremo ad avere una comunicazione empatica coi i malati ed i loro familiari. Soprattutto, non ci adageremo sui risultati ottenuti, ma continueremo a stimolare politici, pubblici amministratori, imprenditori, liberi professionisti e comuni cittadini perché più fondi vadano alla ricerca medica sul cancro del polmone. (rcz)