Sabato 29 novembre, a Lamezia, alle 19, all’Hub Casa della Cultura, sarà presentato il libro “Me la sono andata a cercare” di Giuliana Sgrena, protagonista di un incontro che attraversa fronti di guerra, memorie personali e verità politiche ancora irrisolte, in un dialogo che si annuncia denso di significato civile.
L’evento rientra nell’ambito della rassegna Cinema&Cinema – Proiezioni di comunità” , a cura di ARCI Lamezia Terme – Vibo Valentia APS e con la direzione artistica di Ivan Falvo D’Urso e Domenico Isabella, rientra nell’Avviso Pubblico 2025 “Festival e Rassegne Cinematografiche e Audiovisive in Calabria”, promosso dalla Calabria Film Commission con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme.
Il cuore del libro resta però la dolorosa esperienza personale del rapimento a Baghdad nel 2005, la prigionia, le trattative opache e il viaggio di ritorno verso l’aeroporto iracheno in cui avvenne l’attentato: il fuoco dei militari statunitensi che colpì l’auto dei servizi segreti italiani, uccidendo l’agente Nicola Calipari, che aveva appena ottenuto la sua liberazione. Un episodio che, dopo vent’anni, continua a mancare di una verità giudiziaria condivisa, lasciando aperti interrogativi su responsabilità, dinamiche e omissioni internazionali. Sgrena, nel suo libro, affronta queste ferite con lucidità e rigore, smontando semplificazioni, ricostruendo contesti, riportando parole e dettagli spesso rimossi dal dibattito pubblico.
A completare l’incontro, la proiezione del film Il Nibbio, che restituisce sullo schermo gli ultimi ventotto giorni della missione di Calipari. Il film evita l’enfasi eroica per scavare nell’identità di un uomo che agisce nel silenzio e nell’ombra, muovendosi tra diplomazia sotterranea, rischi continui e un profondo senso dello Stato. In questa narrazione, la figura di Calipari si intreccia con quella di Sgrena, dando vita a un racconto asciutto ma potente che rinnova la necessità di interrogarsi su cosa significhi proteggere una vita e, più in generale, difendere la verità in scenari dove la verità stessa diventa terreno di scontro geopolitico. (rcz)







