Successo, al Chiostro San Domenico di Lamezia Terme, per la presentazione del libro “L’Orlando di Barbaro” di Carmine e Raffaella Lupia.
L’evento è stato fortemente voluto da Anna Misuraca, presidente dell‘Associazione “Le Città visibili”. Proposto all’assessore alla Cultura del Comune di Lamezia Terme, Annalisa Spinelli, è stato da lei accolto con grande entusiasmo e inserito nella prestigiosa rassegna “Maggio dei libri”, attesa l’importanza e l’originalità dell’argomento.
La prof.ssa Gianna Nicastri, moderatrice dell’evento, ha conversato con Carmine Lupia, etnobotanico di fama internazionale e autore del testo insieme a Raffaella Lupia, e con l’archeologo Francesco Cuteri, valente studioso della nostra terra, che ne ha curato l’introduzione.
L’Orlando di Barbaro, l’ultima Chanson de Geste tramandata oralmente in Europa, percorre la storia, la toponomastica e la memoria del Medioevo nel territorio della città di Barbaro, della quale sono rimasti soltanto i ruderi e rappresenta un piccolo gioiello della nostra letteratura, ha detto la prof. Nicastri nella sua introduzione. In realtà, si tratta di un luogo scomparso, un villaggio di antichissime origini, situato in una posizione strategica difensiva, su una rupe, tra Sersale e Zagarise. La leggenda, tramandata dagli anziani del posto, narra le vicende di Orlando e di valorosi paladini i cui nomi coincidono con quelli della “Chanson de geste”, paladini inviati da Carlo Magno per liberare la Città di Barbaro occupata dai Saraceni infedeli. Questi ultimi, aiutati dalla strega di Barbaro, riescono ad uccidere tutti i paladini tranne Orlando, il quale sconfigge Angaro e Morino, i più temuti, ed anche a liberarsi dalla terribile strega con uno stratagemma. Orlando riuscirà quindi a liberare la città e a difendere il cristianesimo.
Impreziosita dalle illustrazioni dell’arch. Emiliano Cistaro, dalla prefazione della professoressa Chiara Fera e dalla presentazione dell’archeologo Francesco Cuteri, l’opera intreccia in maniera magistrale miti e leggende, fondendo insieme racconto e ricerca in un insieme affascinante ed evocativo, quasi una macchina del tempo.
La presentazione è stata arricchita da tre momenti musicali regalati dal pianista Francesco Sinopoli e da Federica Masi delle Pari Opportunità che, con una voce melodiosa, ha magistralmente interpretato i brani che hanno intervallato la presentazione, incantando il pubblico presente.
Bella serata, suggestiva e di cultura. Un plauso e ringraziamento al service, sapientemente guidato da Tonino Sirianni, il quale ha saputo fondere perfettamente parole e musica e al suo collaboratore Enzo Giudice.
«Ringraziamo Mimmo Greco, collaboratore dell’Associazione Le Città Visibili per i suoi preziosi scatti fotografici – ha detto Città Visibili – Presenti il sindaco di Sersale, Carmine Capellupo, e l’assessore alla cultura del comune di Lamezia Terme, Annalisa Spinelli, che ha elogiato nuovamente il lavoro delle associazioni sul territorio che oggi rappresentano, senza dubbio, il cuore pulsante della cultura e dell’arte». (rcz)







