Si è tenuto lo scorso 19 maggio, a Sambiase di Lamezia Terme, un incontro dedicato alla memoria e alla figura dell’aforista Antonio Porchia.
L’evento ha costituito l’appuntamento finale della rassegna “…e le dita di melograni”, organizzata dal movimento culturale Dorian – la cultura rende giovani, diretto da Giovanni Mazzei, insieme all’associazione culturale San Nicola del presidente Pino Morabito. L’incontro si è svolto presso la sede del sodalizio sambiasino, la quale si trova esattamente dirimpetto alla casa natale del poeta Franco Costabile.
Nato nel piccolo Comune di Conflenti (Cz), Antonio Porchia a 17 anni emigrò insieme alla famiglia in Argentina e lì scrisse il suo unico libro: Voces. Dopo varie peripezie editoriali, la sua opera è stata tradotta in moltissime lingue ed è stata positivamente giudicata da noti critici e scrittori come André Breton, Jorge Luis Borges, Roger Caillois, Roberto Juarroz, Henry Miller e altri.
La serata si è aperta con i saluti dell’associazione San Nicola nella persona di Salvatore De Biase, in rappresentanza del presidente Morabito assente per motivi familiari. Ad approfondire gli aspetti biografici e letterari di questo autore calabrese ingiustamente poco conosciuto sono state: Vittoria Butera, autrice di una monografia dedicata a Porchia, e Ippolita Luzzo, nota blogger letteraria che ha proposto la sua visione dello scrittore.
A impreziosire ulteriormente l’incontro sono stati i video-messaggi del poeta e studioso di letteratura latinoamericana, Daniel Cundari e di Fabio Orecchini, curatore di Argo Edizioni, editore marchigiano che ha dato nuovamente alle stampe le Voci di Porchia; i rispettivi impegni al Salone del Libro di Torino ne hanno impedito la presenza a Sambiase ma non la partecipazione all’evento.
Importanti anche le testimonianze di alcuni componenti del pubblico che hanno offerto il loro pregevole punto di vista sull’autore, come i dottori Pasquale e Francesco Porchia, e l’ex sindaco di Conflenti Giovanni Paola.
Esprime soddisfazione per la conclusione della rassegna Giovanni Mazzei, organizzatore e conduttore della serata: «Anche in questa occasione abbiamo avuto un’ottima risposta da parte del pubblico. L’attenzione e la partecipazione delle persone è stata una costante in tutta la rassegna, il che – oltre a riempirmi personalmente di gioia – fa comprendere quanto in città ci sia voglia di cultura e riappropriarsi dei propri personaggi più illustri. Ringrazio di cuore tutti gli ospiti e i collaboratori che mi hanno affiancato in questo ciclo culturale lungo ma vincente. Il nostro territorio nei secoli ha dato vita a tanti grandi artisti, spetta a noi recepire le loro Voci». (rcz)