Il 4 marzo, al T Hotel di Lamezia Terme si terrà il convegno Il Farmacista: da Clark Kent a Superman – Come diventare un “Supereroe”!, rivolto a tutti i farmacisti per porre l’attenzione su un tema di particolare interesse: come sarà il farmacista del futuro?
«Vorremmo rompere un po’ gli schemi tradizionali che caratterizzano questo tipo di eventi e interrogarci, in modo innovativo e provocatorio, sul futuro di una professione che sull’onda della pandemia ha subito e sta subendo una profonda trasformazione – ha spiegato la dottoressa Valeria Antonazzo, presidente del Collegio Sindacale di Federfarma Catanzaro –. Il nuovo modello di farmacia che sta emergendo in questi mesi è ancora in una fase embrionale, il Farmacista non è più Clark Kent, ma non è ancora “Superman”: vogliamo così delineare, con l’aiuto di esperti qualificati del settore, un percorso che possa rendere il Professionista che opera in Farmacia, se non un “supereroe”, per lo meno un professionista dotato di nuovi “(super-) poteri”, nuove competenze, nuovi strumenti operativi, nuove prospettive di crescita e sviluppo».
Insomma, partendo dall’esperienza senza precedenti della pandemia, la farmacia deve innovarsi su presupposti nuovi.
«Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, la farmacia ha dato prova di essere un punto fermo e solido nell’assistenza sanitaria territoriale, a fronte di tutti i cambiamenti occorsi, anche dal punto di vista dello standard di cura: se prima della pandemia, infatti, la cura era verticalizzata sulle necessità del singolo, nell’ultimo anno c’è stato uno spostamento sempre più sostanziale verso l’attenzione alla comunità», ha spiegato ancora Antonazzo.
«La Farmacia è uscita da questa Pandemia come il primo presidio sanitario sul territorio – ha aggiunto – accelerando così la realizzazione della Farmacia dei servizi: i farmacisti sono stati fin da subito disponibili per poter dare assistenza ai cittadini, hanno implementato numerose attività, come i vaccini, l’esecuzione dei tamponi antigenici, che hanno rappresentato un’importante campagna di screening per monitorare la curva dei contagi. Alla luce di questo farmacista quindi dovrà combinare lo storico ruolo di esperto della farmacologia con un nuovo ruolo di professionista scientifico e tecnologico; un vero e proprio manager della salute».
«Un esperto che occupa un ruolo speciale in una determinata comunità, che conosce la storia clinica dei suoi pazienti ed eroga servizi di assistenza sanitaria di base. Un esperto – ha concluso – che sa interpretare i dati sanitari ed è in grado di provvedere all’assistenza necessaria sulla base di questi; diviene per questo un vero professionista scientifico che conosce sia gli aspetti più elementari della medicina che gli sviluppi più recenti. Il Farmacista del futuro dovrà combinare lo storico ruolo di esperto della farmacologia con un nuovo ruolo di professionista scientifico e tecnologico; un vero e proprio manager della salute al servizio della comunità». (rcz)