L’Autonomia differenziata è legge. Alla Camera dei Deputati il ddl Calderoli è stato approvato con 172 sì, 99 voti contrari e un astenuto.
La legge, strutturata su 11 articoli, punta ad attuare la riforma del 2001 del Titolo V della Carta. Serve a definire le modalità e i contenuti delle intese che possono intercorrere tra lo Stato e le Regioni che chiedono l’attribuzione di maggiori forme di autonomia nelle 23 materie espressamente previste.
Per 14 materie è prevista la necessità della previa determinazione dei Livelli Essenziali di Prestazione, che stabiliscono i criteri con cui si determina il livello di servizio minimo da garantire in modo uniforme sull’intero territorio nazionale, attraverso la definizione dei costi e dei fabbisogni standard.
Sarà il Governo, entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge, a dover varare i necessari decreti legislativi per la determinazione dei livelli e dei relativi importi.
«Più autonomia, più coesione, più sussidiarietà. Ecco i tre cardini del disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato alla Camera. Un passo avanti per costruire un’Italia più forte e più giusta, superare le differenze che esistono oggi tra i diversi territori della nazione e garantire gli stessi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull’intero territorio. Avanti così, nel rispetto degli impegni presi con i cittadini», ha scritto la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni.
«A dirlo mi tremano le gambe per l’emozione… c’è il via libero definitivo della Camera all’Autonomia differenziata!», ha scritto su Facebook il ministro Roberto Calderoli.
«L’approvazione di oggi è il coronamento di anni e anni di battaglie politiche della Lega – ha detto –, all’interno delle istituzioni e nelle piazze insieme ai militanti, con un voto che scrive una pagina di storia per tutto il Paese. Un percorso che mi rende particolarmente orgoglioso, quando penso al mio caro nonno Guido e al suo progetto del Movimento Autonomista Bergamasco. Nel mio cuore scorre un sangue autonomista fin da prima che io nascessi, è bello pensare di aver coronato anche il suo sogno».
«Da questo momento in avanti – ha proseguito – c’è un iter tracciato e ben definito, che permetterà alle Regioni di valorizzare le proprie eccellenze e garantire servizi sempre migliori ai cittadini, nel segno della responsabilità e della trasparenza. Sbaglia chi dice che questo provvedimento spaccherà l’Italia, perché farà l’esatto contrario. L’obiettivo è permettere a tutte le Regioni di correre sempre più veloce, riducendo i divari territoriali e realizzando quell’unità che c’è solo sulla carta».
«L’orizzonte è davanti a noi e la via da intraprendere è definita – ha concluso – ora non resta che avere il coraggio di percorrerla. Si apre una fase nuova, il Governo sarà al fianco di chi vorrà cogliere questa storica sfida».
«Per un’Italia più efficiente e più moderna, con meno sprechi e più servizi a tutti i cittadini, da Nord a Sud: dopo tanti anni di battaglie e di impegno, nonostante le bugie e gli attacchi della sinistra, grazie alla Lega ed al governo l’Autonomia richiesta da milioni di Italiani è stata approvata questa mattina anche alla Camera ed è finalmente legge. Una vittoria di tutti gli italiani: grazie a tutti!», ha scritto il ministro Matteo Salvini, definendola «una giornata storica».
«Sono le 7.39: da ieri – ha scritto su Facebook Giuseppe Conte, leader del M5S – e per tutta questa notte stiamo contrastando la maggioranza decisa ad approvare, in questa seduta fiume alla Camera, il disegno di legge Spacca-Italia, che condanna il Sud e le aree più in difficoltà del Paese al peggioramento delle proprie condizioni riguardanti la sanità, l’istruzione, i trasporti. Continueremo a contrastarli in tutti i modi: in Parlamento e nelle piazze».
«Abbiamo appena finito una lunga nottata in Parlamento – ha scritto Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva – per approvare l’autonomia differenziata. Noi ovviamente ci siamo opposti in tutti i modi: un’autonomia differenziata che divide il Paese. Ci saranno più burocrazia e più diseguaglianze”, scrive a sua volta in un post su Facebook e aggiunge: “La maggioranza ha approvato questo testo di notte con un atteggiamento da caterpillar: più dimostravamo che le cose non avevano senso, più andavano avanti. Peccato, un’occasione persa. Buongiorno a tutti voi. Buona notte alle istituzioni».
«La destra alle 7.45 del mattino festeggia per aver approvato lo spacca Italia e la Lega espone le bandiere dell’indipendentismo del Nord ! Lo fanno di notte, all’alba perché si vergognano.. Meloni ha venduto il Sud alla Lega di Salvini: non sono patrioti ma disertori dell’unità d’Italia. Un oltraggio alla Costituzione», ha scritto su Facebook Angelo Bonelli, deputato di Verdi e Sinistra.
«Ci hanno tenuto tutta la notte in Parlamento pur di approvare l’Autonomia Differenziata e brandire lo scalpo del Sud prima dei ballottaggi. E così Fratelli d’Italia si piega all’antico sogno secessionista della Lega», ha scritto la segretaria del PD, Elly Schlein.
«Suggerirei che a questo punto – ha concluso – cambiassero il nome in Brandelli d’Italia. O Fratelli di mezza Italia, visto che la stanno spaccando in due. Continueremo a batterci contro l’autonomia differenziata e il premierato insieme alle altre opposizioni, come abbiamo fatto ieri sera in una piazza unitaria e pienissima». (rrm)