L’Azienda Calabria Lavoro, Ente pubblico economico, è diventata Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro – Arpal, un ente pubblico non economico. Una trasformazione che è stata possibile grazie alla proposta di legge della Giunta regionale su NOrme per il mercato del lavoro, le politiche attive e l’apprendimento permanente.
Proprio su questa norma, si è tenuto un tavolo di confronto all’Assessorato regionale al Lavoro su questa norma che riorganizza, radicalmente, questa importante materia alla luce delle novità introdotte dalla legislazione europea e nazionale, mettendo a sistema gli strumenti di programmazione e di governance.
L’articolato che definisce principi, finalità, compiti e funzioni della Regione, dei Centri per l’impiego, secondo le normative in vigore, del Tavolo regionale per i servizi e le politiche attive del lavoro, dell’Unità di intervento e di gestione delle crisi aziendali, dell’Osservatorio sul Mercato del lavoro, sottolineando la sinergia delle strutture per l’esercizio integrato delle azioni attuative.
Al tavolo erano presenti, per la parte pubblica l’assessore Giovanni Calabrese, il DG del Dipartimento regionale lavoro Roberto Cosentino, il funzionario Pasquale Capicotto e la Commissaria di Azienda Calabria Lavoro Elena Latella; per la Fp Cgil La Segretaria generale Alessandra Baldari, per la Cisl Fp la Segretaria generale Luciana Giordano, Giuseppe Spinelli e Giuseppe Ranieri, per la Uil Fpl il subcommissario Walter Bloise.
Tutte le Oo.ss. presenti al tavolo hanno espresso soddisfazione per aver ottenuto la trasformazione di Azienda Calabria Lavoro in Agenzia, ovvero un Ente della Pubblica Amministrazione che riconosce quindi ai lavoratori tutti i diritti e le tutele anche di natura previdenziale e assistenziale, oltre che contrattuale, applicando il Testo Unico del Pubblico Impiego.
I rappresentanti sindacali hanno però evidenziato un punto caduta: la previsione del trasferimento del personale attualmente in servizio in Acl a tempo determinato e indeterminato nell’istituenda ARPAL ma con rapporto di lavoro part – time e la mancata storicizzazione delle risorse necessarie a finanziare il bacino di precariato precedentemente impegnato nel piano di potenziamento dei Cpi, benché su questo la controparte ha fornito rassicurazioni sulla continuità dell’impegno anche nell’istituenda Agenzia
Al riguardo, unitariamente, i rappresentanti sindacali hanno con forza sottolineato l’esigenza di ottenere le necessarie risorse finanziarie di cui si ha contezza per garantire il full- time per tutto il personale che transiterà in Arpal, anche per assicurare il buon finanziamento della nuova Agenzia, e per garantire la possibilità della storicizzazione delle risorse per i lavoratori impegnati attualmente nel progetto e hanno già concordato di proporre richiesta di audizione alla competente Commissione in sede di approvazione della proposta di legge in Consiglio regionale, su questo la parte pubblica ha condiviso il percorso proposto a sostegno dell’Ente che dovrà occuparsi degli essenziali temi delle politiche del lavoro. (rcz)