;
Leonida Repaci

Leonida Repaci. L’opera omnia a cura della Pellegrini Editore

di GIUSY STAROPOLI CALAFATI –  La letteratura salverà Calabria? Se non la Calabria intera, una bella parte di calabresi certamente sì. E l’augurio è che questi siano i giovani. Le forza nuove delle comunità, le menti pensanti della vita che in esse pullula, i soli in grado di garantire un futuro alle proprie terre natie.

Dopo Saverio Strati – ripubblicato dalla casa editrice Rubbettino – è il turno di Leonida Repaci

Reggino, di Palmi, tra i più grandi scrittori della letteratura italiana del ‘900. Ma anch’egli con un destino comune a quello degli altri autori calabresi novecenteschi, un patrimonio librario a tutt’oggi difficile da reperire. 

Se ripubblicare è più impegnativo che pubblicare, serve coraggio oltre che ingegno. E ripubblicare certi autori, diventa questione di responsabilità. E la Calabria ne ha una immensa nei confronti dei suoi scrittori. Leonida Repaci va urgentemente ripubblicato. 

Ma chi è disposto a prendere su di sé un impegno così grande? 

Walter Pellegrini, titolare della Luigi Pellegrini editore di Cosenza, attiva in Calabria dal 1952. 

Lasciare che Repaci rimanesse introvabile per troppo tempo ancora, e i suoi scritti fossero da pochi eletti conosciuti, e dalle nuove generazioni ignorate, sarebbe stata un torto, e non da poco, che non ci saremmo potuti perdonare nessuno. Così Walter Pellegrini espia il peccato di una Calabria che se non recuperata rischia di perdersi definitivamente. Un’occasione straordinaria con cui l’editore, ripubblicando Repaci, decide di celebrare i settant’anni di attività della casa editrice.  Un continuo impegno per la cultura, un elogio  alla letteratura.

Lo scorso 9 novembre 2021, nella bella sede della casa editrice cosentina si è riunito il Comitato Tecnico Scientifico, composto dal giornalista e scrittore Arcangelo Badolati, Pino Bova scrittore-poeta e presidente del Circolo Culturale Rhegium Julii di Reggio Calabria, Rocco Militano presidente dell’Associazione “Amici Casa della Cultura Leonida Repaci” di Palmi e del Club Unesco palmese, nonché pronipote di Repaci e Natale Pace scrittore e saggista che di Repaci è stato amico e studioso della vita e delle opere. CTS completato dallo stesso Walter Pellegrini che ha voluto essere concretamente dentro il Progetto, e dal giornalista della Pellegrini editore Francesco Kostner.

Walter Pellegrini ha confermato l’intenzione di ristampare tutte le opere, che avranno una unica veste editoriale, differenziata nei colori per poesia, narrativa, saggistica, ecc., al ritmo probabile di un volume ogni tre mesi. La ristampa non terrà conto del dato cronologico di pubblicazione, mentre il Comitato ha deciso di affidare ogni volume da ristampare a una personalità della cultura che ne curerà la presentazione.

In tal senso sono stati avviati i primi contatti riscontrando entusiastiche adesioni da parte del poeta Dante Maffia, del giornalista del TG2 e vaticanista Enzo Romeo, dall’attore-scrittore Peppino Mazzotta e di tanti altri. Il Comitato Tecnico Scientifico ha deciso di far coincidere il 21 febbraio, data del compleanno del fondatore dell’azienda Luigi Pellegrini, con l’uscita ufficiale del primo volume inedito di Repaci: L’amore della mamma che contiene il testo pieno di pathos della sua auto difesa al processo del 1925-26 per i fatti della Varia di Palmi, che il 30 agosto 1925 avevano causato la morte di Rocco Gerocarni e il ferimento di altri tre palmesi. Repaci, che già era assurto a fama nazionale per avere nel 1921 (a 23 anni) difeso e fatto assolvere uno degli attentatori anarchici del Diana, ottenne dal suo legale Lodovico Fulci di autodifendersi. La prefazione a questo primo libro sarà a cura di Natale Pace. 

Leonida Repaci è stato poliedrico scrittore, giornalista, attivista politico, antifascista attivo durante la resistenza romana. La sua imponente presenza di intellettuale a tutto tondo ha per molti aspetti caratterizzato il secolo breve. Ma dopo la morte, nel 1985, poche e tutte vaghe sono state le iniziative per riconoscere al grande palmese il posto che gli spetta nel panorama letterario e giornalistico del secolo scorso.

Il Comitato Tecnico Scientifico ha auspicato che non solo la Calabria, ma tutto il Paese apprezzi questo imponente impegno culturale. Occorre superare il gap della sudditanza culturale della Calabria e del Sud, i cui autori vengono letti poco nelle scuole e non vengono inseriti nei piani formativi scolastici.

Un progetto che rientra a pieno nelle finalità del Manifesto Pubblico presentato al Ministero dell’Istruzione dalla scrittrice Giusy Staropoli Calafati, coadiuvata da tantissimi scrittori, intellettuali, professionisti, docenti, sindaci, librai, ecc…,  con il quale viene chiesta un’urgente rielaborazione delle linee guida suggerite alla scuola riguardo lo studio degli autori italiani del ‘900, affinché al fianco dei siciliani Verga e Pirandello, vengano iscritti a regime, anche i nomi dei geni letterari calabresi. Almeno dei più significativi. È in ballo la crescita culturale, civile e politica del paese.

Agli studenti italiani deve essere riconosciuto il diritto allo studio di autori del calibro di Repaci, Alvaro, Strati, La Cava, Perri…; leggere le loro opere, oltre che contribuire alla formazione personale dell’individuo, consentirà a ognuno di loro di non essere colti dal dubbio che vivere rettamente sia inutile, processando, in modo positivo, la realtà in cui tutti noi viviamo, cercando di cambiarla. Insomma essere cittadini attivi e non giovani rassegnati. 

L’impegno c’è, i libri pure. Tocca alla scuola mettere a disposizione un buon pubblico di lettori.

L’alba della Calabria sarà con la cultura. (gsc)