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Sergio Abramo

Il sindaco di Soveria Mannelli Michele Chiodo ad Abramo: Convocare Conferenza dei Sindaci

Convocare, con urgenza, la Conferenza dei Sindaci «al  fine di procedere al rinnovo del Comitato di Rappresentanza, da tempo scaduto e, contestualmente,  ad una approfondita disamina delle problematiche che interessano il settore sanitario in un  momento di grande fermento come questo in cui le risorse derivanti dal Pnrr consentono di  ripensare e rilanciare la Sanità nella nostra Regione e nella nostra Provincia in particolare». È quanto ha chiesto il sindaco di Soveria Mannelli, Michele Chiodo, al sindaco di Catanzaro e presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asp di Catanzaro, Sergio Abramo.

Nella lettera, il primo cittadino ha evidenziato come tale convocazione «sarà, anche, l’occasione per chiedere al Presidente della Giunta Regionale – Commissario ad acta,  con la forza e l’autorevolezza di un organismo composto dai sindaci degli 80 comuni della nostra  provincia, l’immediata nomina del Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di  Catanzaro, priva dei vertici direzionali da oltre tre mesi».

«In data 15 dicembre 2021, – si legge – il Dipartimento Regionale “Tutela della Salute e Servizi Socio-Sanitari”ha chiesto ai Commissari delle Aziende sanitarie della Regione Calabria di indicare gli edifici ed i siti  su cui realizzare gli interventi previsti e finanziati dalla Componente 1 della Missione 6 “Salute” del  Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in materia di “Reti di prossimità, strutture e  telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”.  Si tratta di interventi importanti che presuppongo un complessivo riassetto dell’organizzazione  sanitaria territoriale in modo notevolmente diverso dalla rete di assistenza territoriale risultante dai  vigenti atti programmatori regionali, da coordinare, per taluni aspetti, anche con la rete di assistenza  ospedaliera per acuti e non acuti».  

«Proprio per questo motivo – continua la lettera – presumibilmente, la Regione Calabria ha chiesto di acquisire sulle  relative proposte aziendali, entro il termine del 17 dicembre 2021, “il formale assenso del  Comitato di Rappresentanza dei Sindaci dei Comuni che ricadono nei Distretti in cui sono  individuate le CdC (Case della Comunità), gli OdC (Ospedali di Comunità) e/o le COT (Centrali  Operative Territoriali), se non diversamente provveduto”.  Appare evidente come il termine di sole 48 ore sia assolutamente inadeguato ai fini  dell’elaborazione di qualsivoglia seria proposta sulla quale richiedere ed ottenere un ragionato  parere da parte dei legittimi rappresentanti delle comunità interessate dal processo di  riorganizzazione, i quali, infatti, non hanno espresso alcun parere o valutazione al riguardo anche  perché non mi risulta sia stato loro nemmeno richiesto».  

«Se avessero potuto farlo, ad esempio –si legge ancora –  lo scrivente avrebbe fatto rilevare la strana dimenticanza del  Polo Sanitario Territoriale di Soveria Mannelli dall’elenco delle strutture da adibire a Centrale  Operativa Territoriale e della concomitante inspiegabile assenza della struttura poliambulatoriale di  Decollatura, già sede del Centro di Salute Mentale del Reventino ed oggetto di declassamento nel  corso degli ultimi anni.  Così come avrebbe potuto esprimere le proprie ragionate osservazioni in merito alla ipotizzata  realizzazione di un Ospedale di Comunità laddove esiste già un Ospedale per acuti e non acuti,  regolarmente previsto dalla rete ospedaliera regionale attualmente approvata e che nessuno ha  ancora modificato, sebbene tale struttura sia stata di fatto depotenziata per la mancata assegnazione  delle risorse umane e strumentali necessarie a farlo funzionare adeguatamente».  

«Ed avrebbe potuto anche – continua ancora la lettera – cogliere l’occasione per esprimere, altresì, le proprie valutazioni, sia sotto  il profilo della legittimità che del merito, in relazione ad altre fantasiose ipotesi di riorganizzazione  dello stesso Ospedale messe in campo dal management dell’ASP di Catanzaro senza che vi fosse alcun  riscontro negli atti programmatori regionali (mi riferisco alla previsione della Riabilitazione  Cardiologica e della struttura per il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare che,  peraltro, non rientra nemmeno nell’ambito dell’assistenza ospedaliera).  Tutte azioni che, aggiunte ad altri pregressi strani “errori materiali”, come quello riguardante la  dimenticanza della postazione di Emergenza Territoriale di Soveria Mannelli nel piano aziendale di  riordino del Servizio SUEM-118, denotano, da parte dello stesso management aziendale, una scarsa  conoscenza della realtà dell’area interna del Reventino in cui queste strutture insistono, congiunta  ad un comprovato disinteresse non ulteriormente tollerabile».  

«Abbiamo tutti – ha proseguito ancora il sindaco Chiodo – salutato con favore la decisione governativa di riassegnare, diversamente dal passato,  al Presidente della Regione Calabria, le funzioni di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano  di Rientro dal disavanzo del settore sanitario, perché siamo tutti convinti che i Calabresi debbano  riprendere in mano e con forza i propri destini soprattutto in un campo, come quello della sanità,  che riguarda direttamente la generalità dei cittadini ed attiene ad un diritto fondamentale della  persona tutelato dalla Costituzione».  

«Sono convinto – conclude la lettera – che il neoeletto Presidente della Giunta Regionale, on. Roberto Occhiuto,  mettendo in atto i poteri che il Governo centrale ed il Parlamento gli hanno affidato, saprà risollevare  le sorti del Servizio Sanitario Regionale rivedendo scelte scellerate del passato che hanno generato i  risultati che sono sotto gli occhi di tutti senza produrre i benefici economici attesi.   Allo stesso tempo ritengo che anche da parte nostra, dei sindaci, quali diretti rappresentanti dei  cittadini, ci si debba riappropriare delle prerogative che le norme ci attribuiscono in materia sanitaria  e non essere più spettatori e/o destinatari passivi di scelte troppo spesso sbagliate e non sempre  conformi all’interesse delle comunità amministrate.   È

in tale ottica, quindi, che credo si debba rilanciare il ruolo della Conferenza dei Sindaci e del suo  Comitato di rappresentanza, le cui rilevanti funzioni sono disciplinate dalla legislazione statale e  regionale di riferimento; un ruolo importante ma da tempo trascurato, con la conseguenza che molto  spesso ci si è dovuti relazionare con l’Azienda, con la Regione e con la struttura Commissariale in  modo isolato e, in definitiva, irrilevante e inconcludente». (rcz)