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Cesare Lanza Premio Socrate 2020

L’impronta calabrese di Cesare Lanza nel prestigioso Premio Socrate

Orgogliosissimo delle sue origini calabresi, il grande giornalista Cesare Lanza, cosentino di nascita, non perde occasione per dare lustro alla sua terra e lascia la sua inconfondibile impronta nelle sue apprezzate iniziative. Come questa del Premio Socrate, consegnato stasera a Roma nel bellissimo Palazzo Artioli, nella sede di rappresentanza di Banca BPM, a un gruppo assortito di personalità accomunate dal merito, che è poi l’ispirazione principale del prestigioso riconoscimento. In un Paese dove il merito non viene riconosciuto quasi mai, Lanza, giustamente, ha inventato questo premio che, ad anni alterni, viene consegnato a Roma e a Milano per mettere in luce chi ha saputo crescere professionalmente e nella società grazie unicamente alla sua capacità e alla sua competenza. «Il giorno che faranno il ministero del Merito – ha chiosato Lanza – questo Premio probabilmente non servirà più». Per ora, invece, è importante che ci sia perché diventa una preziosa indicazione per i giovani sui modelli da seguire, sul successo che non dà mai alla testa quando è frutto di impegno e capacità.

Ernesto Preatoni, Roberto Sergio e Rosanna D'Antona
Ernesto Preatoni, Roberto Sergio e Rosanna D’Antona

Tra i premiati di quest’anno c’è anche il calabrese Roberto Sergio, direttore di Radio Rai, un protagonista del rinnovato successo delle reti radiofoniche della Rai, già protagonista di significativi traguardi anche a RayWay. Sergio, cosentino di nascita, ha un trascorso come amministratore alla Sipra, la concessionaria della pubblicità della Rai e ha fondato il prestigioso Premio di poesia Laurentum. È professore a contratto alla Link Campus University di Roma.

L’ambìto riconoscimento che Cesare Lanza riserva ogni anno alle eccellenze del merito è andato, in apertura, alle ricercatrici dello Spallanzani che hanno isolato il coronavirus, guidate da Marta Branca, direttore generale dello Spallanzani e coordinate da Maria Rosaria Capobianchi: Concetta Castilletti e Francesca Colavita. Quest’ultima biologa – ha evidenziato Lanza – da precaria ha finalmente ottenuto un contratto stabilizzato.

Lo staff dello Spallanzani  che ha isolato il coronavirus
Le ricercatrici dello Spallanzani che hanno isolato il coronavirus: a sin. Marta Branca, Maria Rosaria Capobianchi, Concetta Castilletti e Francesca Colavita

Il Premio Socrate 2020 ha inoltre riconosciuto il merito e le capacità di Luigi Gubitosi, attuale amministratore delegato e direttore generale di Telecom Italia, Ernesto Preatoni, ideatore e fondatore di Sharm el Sheik e dei suoi stupendi villaggi turistici tornati a nuovo splendore, Michaela Castelli, Presidente di Acea, e Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia, nonché eccellente manager d’impresa con una struttura di comunicazione di respiro internazionale (D’Antona e Partner). Con particolare soddisfazione Cesare Lanza ha inoltre premiato il generale Mario Mori, straordinario protagonista della lotta prima al terrorismo e poi alla mafia e ha riservato un premio anche alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, trattenuta da una discussione in aula, e all’attuale ministro degli Esteri Luigi Di Maio, impossibilitato da questioni di governo a presenziare. Di Maio, che ha molto gradito il riconoscimento, ha mandato a rappresentarlo e ritirare il Premio il suo Capo di Gabinetto Ettore Sequi.

Insomma, una bella serata all’insegna del merito con tanti protagonisti e due calabresi di grande prestigio in evidenza: il padrone di casa, Cesare Lanza, e Roberto Sergio, uomo Rai: entrambi figli orgogliosi della stessa madre, entrambi con la Calabria sempre nel cuore. (rrm)